Nord e Sud - anno III - n. 16 - marzo 1956

molto maggiori di quelle che incontra l'espansione politica. Ma) poichè no1i disponiamo del ·numero dei Nuclei Territoriali, non è possibile sviluppare questa osservazione. Gli iscritti al Partito risultavano) sempre nel 1955 e Sardegna compresa, 179.752; poco più che nel 1952, quando erano 168.133. Il lieve incremento (meno del 7 %) assume un particolare colore in, quanto esSio risulta per ci,rca l'80 % da adesioni di giovani e di ~onne: i primi passati dai 21.134 del '52 a 26.246 e le seconde da 25.347 a 29.298. Dal punto di vista della composizione sociale) gli iscritti risultavano nel 1955 così suddivisi: operai 23,6 %; braccianti e compartecipanti 29,4 %; mezzadri e coloni 8,5 per cento; coltivatori diretti e fittavoli 9 %; commercianti 1,9 %; artigi,ani 6 %; intellettuali, frrofessori e 'impiegati 5 %; studenti 1,9 %; vari senza professione defin,ita 13,7 %· (Il totale dà, veramente, secondo i dati in nostro possesso, un 99 %, che pone l'interrogativo sulle condizioni del restante l %)· Considerando proletari di città e di carrvpagna gli operai, i braccianti, i compartecipanti, i mezzadri, i coloni e i senza profe'S~io~e; e piccoli borghesi di città e di campagna i coltivatori diretti) i fittavoli, i commercianti, gli artigiani, gli impiegati e gli intellettuali, si ha per !a prima categoria un 75,2 % e per la seconda un 23,8 %· Ma è chiaro che l'attribuzione di tutti coloro che risultano senza professione definita alla categ~ria dei proletari non è, in linea di principio, esatta, in quanto una par- _te _ di costoro va pure attribuita a quella borghesia iricolta, che è difficile e talora impossibile classificare. In ogni caso, queste cifre danno una idea ab bastanza vantaggiosa della diffusione del P.S.I. nei ceti più popolari e dimostrano l'indubbio fondamen.to classista della sua organizzazione. È anche interessante notare come le varie categOTie rurali (braccianti) compartedpanti, mezzadri, coloni, coltivatori diretti e fittavoli) dànno al Partito il 46,9 % dei suoi iscritti, mentre le categorie più urbane (operai, commercianti, artigiani, intellettuali, ir.segnanti, impiegati e studenti) danno il 38,4 %· • E poichè la poJizione di ooloro che sono senza professione definita (13,7 %) va forse d~visa in parti egua~i fra le categorie urbane e quelle rurali, ne risulterebbe una lieve prevalenza di queste ultime (53,73 %) sulle prime (45,25 ), ·certàmente inferiore alla notevole prevalenza delle professioni rurali, nelle nostre regioni. Ciò può in, effetti autorizzare a scorgere nel P.S.l. meridionale un partrito la cui dinaniica di espansione ha più, buon gioco 1iei ceti itrbani1 che in quelli rurali; ed è illazione che (come vedremo) sarà confermata sia dall'analisi delle diverse situazioni locali del Partito sia dall'analisi dei dati eletorali. I dati della Direzione del P.S.I. ci danno inoltre il numero dei funzionari del Partito presenti, nel 1955, in questé regiorz.i: 106; cioè a dire uria media di 3,31 per ognuna delle 32 provincie del Meiz~giorno e della SIJ,rdegna. Numero certamdnte esiguo che, insieme con lo S1Carsoincrem.ento dei Nuélei [15] Bibloteca Gino Bianco .,

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==