Nord e Sud - anno III - n. 16 - marzo 1956

pregiudiziale all'impostazione stessa, che di critica all'esecuzione; e qui si dovrà ricordare il comportamento dei parlamentari socialisti in occasioni come quella della sollecitazione e votazione di << leggi speciali», e a proposito di p.rgomenti come qu~lli che concernono l'emigrazione: comportamenti cl1e sono in aperta contraddizione con una coerente politica meridionalistica. Non va dimenticato, finalmente, che la politica d'unità d'azione trova un suo corrispettivo sul piano sindacale; ed è qui che i quadri dirigenti del P.S.I., p.lmeno nelle regioni meridionali, appaiono maggiormente deficienti. È da notare innanzitutto che sindacalisti socialisti e comunisti han- , no un'unica scuola (Grottaferrata) la cui impostazione è rigorosamente improntata alla ratio studiorum . marxista - leninista; con quali conseguenze per la preparazione dei sindacalisti di parte socialista è abbastanza facile immaginare. Per questo sopr~tutto, anche se non soltant~ per questo, abbiamo avuto l'impressione che assai raramente i socialisti riuscissero ad enucleare una loro propria politica sindaQ.le, che sempre subissero l'iniziativa comunista. Certo l'importanza del problema nelle regioni me- ·ridionali non è paragonabile a quella che esso ha nel Nord: esso non va tuttavia neppure sottovalutato; e se si pensa alla materia assai poco... sinda- · 41le che è stata oggetto della politica comunista degli ultimi anni, si vede subito la facilità di una differenziazione e la possibilità per i socialisti di propugnare una politica più conforme agli interessi delle classi lavoratrici~ Ci si potrebbe obiettare che la politica sindacale socialista è quella che i socialisti concorrono ad enucleare all'interno dell'organizzazione sindacale. 11nitaria ed autonoma alla quale appartengono. Sareib 1 e, tuttavia, un modo poco elegante di evitare la questione. Il fatto che il P.S.I. sembri aver ristretto davvero tutto il suo sforzo sindacale alla partecipazione alla vita della C.G.I.L .. (dove peraltro le maggioranze comuniste non sono mai state in pericolo) resta per noi una prova che il P.S.I. è venuto meno,. in qualche rilevante misura, ad uno dei compiti essenziali che la sua stessa: fisionomia, di partito che si vuole classista, gli imponeva. E del resto questa insufficienza dei quadri sindacali del P.S.I. nel Mezzogiorno è, in certo modo, la controprova di un;altra insufficienza assai più grave e che è all'origine, in p,arte, anche di questa: l'incapacità cioè dei socialisti di trovare un loro autonomo contatto con le masse contadine del Sud, di indicare una loro propria soluzione del problema agrario del Mezzogiorno,, [152] Bibloteca Gino Bianco

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