Nord e Sud - anno III - n. 16 - marzo 1956

difficoltà il P.S.I., al ·Sud non s.olonon è stato in grado di far ciò,·ma è andato incontro addirittura ad una quasi dissoluzione. Al P.S.I., invece, la politica del Fronte Popolare consentiva di sfruttare, sia pure in parte minima, il moto generale di espansione della sinistra; e in questo senso è riuscito a perdere in misura molto minore che al Nord la consistenza de] P.S.I.U.P. nel '46; sia pure con spostamenti territoriali e sociali della sua base elettorale e con la rinuncia a condurre un proprio gioco che avrebbe forse potuto fargli conseguire altri e maggiori successi. Dal punto di vista della distribuzione geografica, il primo dato di interesse generale è costituito dal rovesciaJ?lento del rapporto fra la percentuale media delle province co~tinentali rispetto a quella delle province siciliane: essendo la prima discesa solo dal 9,9 all'8,4 %, laddove la seconda si è quasi dimezzata, passando dal 12,2 al 7 ~ %. Evidentemente, oltre i fattori locali esposti a suo tempo, il successo della formula di <<alternativa socialista >> era stato minore colà dove più a lungo aveva avuto vigore la formula del <<Blocco-Popolare». Me11tre,infatti, nel continente si eb,be già nelle <<amministrative» del '51-'52 un'applic~zione su larga scala della distinzione elettorale fra P.C.I. e P.S.I., almeno nei C.omuni con più di 10.000 abitanti; in Sicilia, invece, non solo le <<regionali» del '51, ma ancora _le << comunali >> del '52 furono combattute sulla piattaforma bloccarda. Non meno radicale fu il c.apovolgimento cui si. assistette in queste - elezioni delle percentuali con cui le diverse regioni e province meridionali parteciparono ~lla formazione della percentuale media socialista, special~ mente sul continente. Qui non più la Basilicata, ma la Calabria fu la regione in cui il P.S.I. attinse la media più elevata (11,2 % con 104.348 voti). Stavolta però, ~I contrario di quanto era accaduto nel ·'46, le percentuali provinciali presentavano in Calabria sbalzi assai forti; e solo il netto miglioramento verificatosi in provincia di Reggio (dall'll,6 % al 16,8 %) poteva impedire un peggioramento della posizione· regionale del Partito, la qu,ale restava , pertanto pressappoco stazionaria (11,1 % nel '46; 11,2 % nel '53). Mentre, infatti, Cosenza manteneva la sua percentuale quasi allo stesso livello (11,1 % nel '46; 10,1 % nel '53), si er,a invece verificato un sensibile arretramento in provincia di Catanzaro (dal 10,5 al 7,2 %). Seconda regione era~o poi ora le. Puglie, anzichè gli Abruzzi: essendo. discese quelle solo dal 10,8 al 9 % e questi, invece, molto più sensibilmente, , dal 13,3al 10 %. N-elle Puglie, alla aggravata debolezza della percentuale ,,. [134] Bibloteca Gino Bianco

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