meno radicale, e che non trovavano altre formazioni più efficienti nelle, quali potessero riconoscere. In tale categoria può essere incluso l'avv. Franc_esco Musotto, deputato giolittiano eletto nel '24 quale esponente dei combat-· tenti, ed ancora oggi presidente regionale dell'Associazione Combattenti. Nel '43 il Musotto era stato prefetto di Palermo, ed in seguito Alto Commissario per la Sicilia. Allo scadere di tale ultima carica, nella quale venne sostituito dall'on. Aldisio, egli aderiva al Partito Socialista. Con l'appoggio dei combattenti, nelle elezioni del '46, Musotto riuscì ad aggiudicarsi uno dei due· quozienti ottenuti nel collegio dalla lista socialista. I socialisti del P.S.I.U.P. avevano raccolto una percentuale provinciale dell'8,8 %, nettamente superiorea quella del P.C.I., che, con il 3 %, toccava a Palermo la percentuale più bassa dell'isola. Nelle successive elezioni, in cui il P.S.I. appariva collegato col P.C.I. nelle· liste del « fronte popolare», il peso delìe influenze clientelari di questo o quel candidato andò scemando. La situazione politica andava sempre più precisandosi, ed il P.C.I. appariva ora - nello schieramento unitario - la formazione più forte. Nelle «politiche» del '48 rilevante fu l'appoggio delle· preferenze comuniste per la assegnazione dell'unico quoziente socialista. Venne eletto infatti, con notevole numero di preferenze, il Grammatico, agitatore· socialista che già abbiamo incontrato a Trapani. In seguito a questa elezione, il Musotto si ritirava per protesta dalla vita attiva di partito; e poco più tardi veniva espulso dal partito stesso mediante un provvedimento che lo accusava di aver rifiutato di partecipare ad una occupazione di terre nel proprio comune nativo, Pollina nelle Madonie. Si trattava, evidentemente, di un .pretesto sotto il quale si nascondevano beghe e gelosie interne al P.S.I. L'allontanamento del Musotto dal partito coincideva con le elezioni regionali del '51. Il segretario regionale allora in carica, Panzieri, si adoperò di lì a poco per riassorbire nel partito le varie posizioni personali, specie se corrispondenti ad effettive situazioni di forza. Il Musott<> venne riammesso nel P.S.I. e risultò eletto deputato nel '53. Nella sua posizione odierna è difficile discernere quanto del suo <<autonomismo> di partito sia stato determinato dalle precedenti esperienze politicl1e, e quanto dalla amarezza dei recenti trascorsi elettorali. In ogni caso la sua è pur sempre una posizione moderata ed ispirata ad un socialismo gradualista, desideroso, di trovare punti d'incontro non solo con le forze cattoliche, ma anche e magari soprattutto con quelle di ispirazione laica e di tradizione risorgimentale. Di poco posteriore all'adesione del Musotto, e da quest'ultimo patroci-- nata, fu quella di un altro vecchio esponente del mondo politico palermitano, l'avv. Purpura. Questi aveva un passato politico quanto mai turbinoso,. nel quale si potevano annoverare tutte le sfumature tradizionali della sinistra italiana, dal sindacalismo rivoluzionario all'interventismo socialista, fino alla militanza nel P. d'A. subito dopo la Liberazione. Nel seno del Partito So- [121] Bibloteca Gino Bianco
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