Nord e Sud - anno III - n. 16 - marzo 1956

. per esempio, dove il figlio di un antico dirigente dei << fasci », Lauricella, aveva subito dato impulso a una ripresa di quel movimento cooperativistico, che nel '17 aveva visto un suo capo, tale Panepinto, assassinato dalla mafia, Del resto, in tutta la provincia, fu abbastanza fiorente intorno al '46 lo svi.-.. luppo di cooperative contadine aderenti ai partiti di estrema sinistra e sorte· in applicazione della legge Gullo. Tanto più che esse potettero usufruire d, un certo appoggio governativo: infatti era allora sottosegretario. alla Aero., • • • nautica Giosuè Fiorentino, deputato eletto nel '46 in provincia di Agrigento é sindaco di Palma di l\1ontechiaro, vecchio militante socialista e primo segretario provinciale del P .S.I. L'influenza del Fiorentino nella vita della federazione socialista di Agrigento diminuì solo quando alcuni giovani del capoluogo lo costrinsero a dividere con loro quel potere che fino allora - sia direttamente, sia per inter-- posta persona - aveva detenuto in esclusiva. Non si trattava comunque d'influenza esercitata su basi politiche: basti pensare che Fiorentino compi il suo massimo sforzo quando si trattò di estromettere dal partito certo Gallo, deputato regionale di Sciacca di tendenze moderate, che sembrava stesse per acqui- , stare un seguito personale troppo forte. Nel '48, candidato nelle liste del fronte, Fiorentino non fu rieletto. Lo ritroviamo subito dopo membro della direzione centrista del partito eletta a Genova, per la prima volta impegnato sul piano nazionale in una più definita posizione politica: ma, come si ricorda, non furono pochi gli elementi locali che aderirono a Genova alla mozione Lombardi-] acometti per i risentimenti fioriti ai margini della propria sconfitta elettorale. Oggi infatti l'adesione alle tesi autonomistiche di Lombardi sembra più tepida che nel '48, non va al di là della generica simpatia e di un cauto possibilismo; egli esclude che il patto d'u11ità d'azione con i comunisti possa approdare a una fusione, ma si attiene per il resto alla linea ufficiale del partito. Fin da quando il Fiorentino fu eletto alla Costituente, gli subentrò, nella segreteria provinciale del P.S.I., il prof. Antonino Bosco, direttore didattico, di tendenze moderate, più convinte e meno circondate da riserve tattiche che non quelle manifestate ~al Fiorentino. La segreteria di Bosco durò fino al '50, interrotta soltanto durante le prime «regionali» quando fu tenuta in condominio da Fiorentino, Bosco e Gallo, questi ultimi entrambi poi eletti al Parlamento Regionale. Nel '51 Calogero Russo, esponente dell'ala sinistra subentrato a Bosco nella segreteria, fu eletto deputato regionale. Bosco non potette neanche rifarsi nel '53 con un'elezione al Senato; nel '55 infine (essendo stati sostenuti dal partito, ma non eletti, Lauricella e Russo) ancora una volta Bosco ha mancato il successo elettorale. Egli resta l'elemento più autonomista del socialismo agrigentino; forse perciò i comunisti. nel '51 manovrarono le preferenze del fronte a favore di Russo e dell'indipendente Ramirez, contro Bosco. [115] Bibloteca Gino Bianco

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