Nord e Sud - anno III - n. 16 - marzo 1956

propria candidatura e lo aveva designato capolista: non si otteneva il quoziente, malgrado il recupero dei voti perduti due anni prima (dal 7,3 % al 9,8 %) in particolare nel capoluogo. A Pantaleone, l'uomo migliore, non ·è rimasta che la Segreteria della Camera del Lavoro. Non si era saputo trarre quindi adeguato vantaggio politico dalla migliorata situazione elettorale; e tanto meno si era saputo sfruttare la sia pur lieve flessione subita dai comunisti (dal 29,8 % al 29,1 %), la cui locale federazione è stata più volte oggetto di rilievi da parte della stampa di partito. Il Russo, estromesso, fu sostituito da un commissario: Domenico Rizzo, proveniente dal gruppo catanese, di cui anzi, con Nicosia, era stato fra i principali esponenti (quando le vicende della lotta di corrente imposero a.Ila giovane sinistra un rallentamento della sua azione per la conquista della federazione catanese, il Rizzo, insofferente di un sia pur provvisorio accomodamento, si fece destinare alla federazione di Enna, cui diede, come segretario, un forte impulso: dimostrato dal quoziente guadagnato a Enna nelle << regionali }) del '51). Il Rizzo eredita dunque a Caltanissetta una situazione incerta. Quanto alle sue idee attuali, non sembra alieno dal considerare aperta nel futuro una prospettiva di ordinato sviluppo democratico, in cui si sfumino alcune angolosità marxiste, ma nel presente considera pregiudiziale un intenso sforzo di liberazione delle masse, conseguibile soltanto attraverso l'unità, sia pure « articolata >, dei partiti di estrema sinistra. ENNA. - ·La forte tradizione popolare di questa provincia; più che specificatamente marxista, era, fin dal primo novecento, mista di elementi repubblicani e socialisti. Non a caso questa zona ha mandato per lunghi anni al Parlamento il leader della democrazia progressista siciliana: Napoleone Colajanni. Nella base elettorale del Colajanni si incontravano, in una vasta gamma, ceti borghesi e popolari, fra i quali ultimi notevole peso avevano i contadini, organizzati in uno dei più fiorenti movimenti cooperativistici della Sicilia: quello della << Madre Terra» diretto da una singolare figura di contadino socialista, Trovato. Il secondo dopoguerra trovava questo fronte frazionato in tre partiti più o meno direttamente lagati alla tradizione di Colajanni: il P. R. I., il P. C. I. ed il P. S. I. U. P. Il primo ne rivendicava il prestigio in nome della etichetta sotto la quale il Colajanni era ormai consegnato alla storia; il secondo in nome del perpetuarsi di una tradizione familiare, garantita dalla presenza nelle sue file di Pompeo Colajanni, nipote del defunto repubblicano; il terzo, infine, in nome di una coincidenza di indirizzi politici. L'elettorato, interrogato per la prima volta nel s46, fra i tre dava la preferenza ai socialisti, conferendo loro il 13,5 % dei voti, di fronte al 9,1 % [111] Bibloteca Gino Bianco ..

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