fatto che le provincie meridionali sono state, e dovrebbero ancora essere, il luogo politico più conforme allo sviluppo della strategia e della tattica frontista. E il frontismo rappresenta quella che è stata chiamata la << via italiana >> del comunismo e che qualcuno vorrebbe considerare anche la « via italiana » del socialismo. Comunque è evidente che del frontismo il P.S.I. rappresenta l'anello fondamentale, il centro nevralgico, teiemento condizionante. Se tale anello si spezzasse, o soltanto dovesse incrinarsi, il P.C.I. resterebbe allo scoperto, la sua tendenza all'espansione nell'Italia meridionale risulterebbe in parte paralizzata, nè ormai l'Italia centro-settentrionale offre ai comunisti ulteriori ampi margini di espansione. Si è visto già che in Sicilia la presentazione di liste elettorali socialiste distinte da quelle comuniste ha determinato un ristagno, se non addirittura una crisi, della strategia e della tattica frontista a direzione comunista: sia nel reclu- ~mento di candidati « indipendenti » (i quali non possono facilmente saltare il P.S.I. per presentarsi nelle liste comuniste), sia nell'affluenza di nuovi elettori, specie di quelli del ceto medio radicaleggiante o radicalizzato, i quali vengono appunto intercettati dalle liste socialiste. Dunque, l'inchiesta sulla consistenza e sulle prospettive del P.S.I. nelle provincie meridionali vale anzitutto come ricerca sulla ampiezza e sulla solidità del centro nevralgico - sia dal punto di vista geografico, sia da quello dello schieramento politico -· della politic.a fr.ontista a direzione comunista. Non si deve credere poi che il socialismo meridionale ha vissuto· in questi anni soltanto una storia riflessa. Si vedrà, a conclusione della nostra inchiesta, il pro e il contr.o che il frontismo ha rappresentato per i socia.. listi meridionali, dalla scissione di Palazzo Barberini alle ultime elezioni regionali siciliane. E si vedrà altresì quale grado di consistenza e quali elementi di incertezza presenta oggi il P.S.I. come fattore condizionante della politica frontista. Si può dire fin da ora, però, che c'è stato negli ultimi tempi qualche signific.ativ.oaccenno di ripresa socialista anche nell'Italia meridionale. La rilevanza di questi accenni apparirà dalle nostre indagini regionali sul « Partito e i suoi quadri >>; essi comunque sembrano in gran parte un riflesso della favorevole congiuntura nazionale, in termini di opinione pubblica, forse, più che in termini di partito e di organizzazione. Ma, anche sotto quest'ultimo aspetto, si deve dire che, relativamente alla condizione depressa di tutte le organizzazioni politiche meridionali, il P.S.I. ci ha fatto registrare sensibili avanzamenti delle proprie tecniche [8] Bibloteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==