·v~ciale del collegio, l'avv. Ver~ile, eletto nel 1952 nelle liste del P.L.I. · Tra breve, ci dicono, a Cantalupo resteranno solo il sindaco e il parroco: tutt'al più, d'inverno, potranno tornare i lupi dai quali il paese prende il nome; fin quando ,anch'essi non emigreranno... per fame. Capracotta. - È il più alto comune dell'Appennino italiano, a 1.420 metri sul ·mare. I suoi abitanti vivono per interi mesi chiusi in casa, perchè la neve raggiunge spesso, e a volte supera, i 4 metri. Pista 13 chilometri dalla stazione ferroviaria, che è di 500 metri più in basso. La produzione agricola è pressocchè inesistente: tuttavia, per la difficoltà dei rifornimenti, si coltivano· grano e legumi; ma spesso la produzione basta appena alla nuova semina. Per quanto sia raro ricordare un inverno in cui Capracotta non sia rimasta tagliata dal mondo, lo Stato italiano si è sempre ben guardato dal dotare di un adeguato spartineve non già il Comune, che sarebbe chieder troppo, ma l'A.N.A.S. Sicchè, dopo la seconda guerra mondiale, i capracottesi emigrati a New Jersey, pensarono bene di far loro qualcosa per la patria non dimenticata; e regalarono al Comune uno spartineve d'alta montag~, del tipo più recente. L'ambasciatore degli Stati Uniti accom.. pagnò la preziosa macchina dal molo di Napoli alle solitarie altitudini di Capracotta, quasi a sottolineare il vincolo tra due popoli che quel dono significava; naturalmente le autorità italiane non mancarono di dare ali' avvenimento il loro contributo di discorsi celebrativi. Per quanto a Capracotta la povertà raggiunga indici tra i più elevati del Molise, l'emigrazione nel dopoguerra - diversamente da quanto sarebbe logico pens,are se il rapporto di povertà-emigraziop.e fosse costante. ~ è stata, in rapporto ad altri centri, piuttosto modesta: il paese è passato. dai 3970 abitanti del 1946 ai 3628 del 1955. Nel 1954 l'emigrazione libera è stata di sole 23 unità. La disoccupazione non è diminu~t.a: infatti le terre: lasciate dagli emigranti vengono condotte dai parenti rim~sti in paese. . Terminata la ricostruzione del centro urbano dopo la distruzione totale. della guerr~, le attività edil_ihanno ristagnato del tutto. Attualmente la. Cassa del Mezzogiorno ha assorbito qualche diecina di operai per lii: costruzione della strada panoramica Campo• Gentile-Pescopennatar~, la prima ed unica opera turistica finanziata nel Molise. Troppo poco p~rò [93] Biblioteca Gino Bianco
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