Nord e Sud - anno III - n. 14 - gennaio 1956

.acquista i caratteri psicologici che ancor oggi conserva. Essa cioè cessa di essere un fattore individuale per diventare fenomeno collettivo, nascente .da Uil'avvertita e meditata necessità di evasione da un ~mbiente economico, e forse anche morale, ostile. È il periodo d'oro degli agenti d' emigrazione: ne spuntano fino a tre, quattro, cinque, in paesi con poche mi- _gliaiadi abitanti. Ed è ,allora che i muri grigi e desolati dei paesi molisani si coprono di prore di navi, di nomi di piroscafi, di bandiere di Lloyd e di .società tedesche. ' Nell'ultimo decennio del secolo la media annuale dell'emigrazione \è, nel Molise, di 7.700 lavoratori. Sale a 15.000 nei primi dieci anni del nuovo secolo e raggiunge punte di 20.000 negli anni tr,a il 1910 e il 1913. ·La guerra mondiale provoca una flessione, ma non l'arresto, del flusso migratorio; che scompare invece quasi del tutto dal 1931 al 1945 per le .note leggi restrittive e per la seconda guerra. Nel giro di un ventennio . · (1905-1925) si ebbero nel Molise 159.464 espatri contro 56.865 rimpatri. Si può dire quindi che in venti ,anni un terzo della popolazione molisana si .sia trasferita oltre Atlantico. I contraccolpi che ne derivarono furono molteplici, alcuni di effetto _positivo,altri inizialmente negativo .. Innanzitutto si riuscì a contenere l'in- ·cremento demografico: nel corso di un cinquantennio (1901-1951) l'indice -di aumento della popolazione molisana per mille !abitanti è di appena 54 contro una media nazionale di 409. Questo risultato, insieme a quello di ·un notevole aumento della capacità di acquisto per le rimesse di dollari ai _·parenti rimasti in patria, evitò la paurosa crisi economico-sociale che sarebbe scoppiata nel Molise qualora la sua popolazione, senza la valvola · niigratoria e nella più assoluta immobilità dell'ambiente economico, avesse ·raggiunto le 600.000 unità. Gravi invece furono, in un primo momento, le conseguenze per l'economia agricola. Il rialzo dei salari per la deficienza di mano d'opera (verso ·1, '80 lo stesso Fortunato se ne preoccupò) indusse i proprietari, già colpiti dalla crescente pressione tributaria dello Stato e degli enti locali, a lasciare , . -incolta una parte dei fondi, con conseguente riduzione del già scarso red-- <tlitoagrario e crisi generale dell'attività economica molis,ana (cfr. Gàzera .e Selvaggi: « Integrazione agricola e industriale del Molise», Campobasso, 1953). Successivamente le cose mutarono: le rimesse alle famiglie o il [90] , Biblioteca Gino Bianco

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