tura contadina mantenuti in vita dalla attuale pressione demografica sulla . ' . . terra, _verso tipi di agricoltura più moderni, volti al mercato e al cons_eguimento di livelli di produzione, e di reddito di lavoro, comparabili in media con quelli attualmente tanto più alti, e in fase di ulteriore espansione, dei settori extragricoli. Un ampliamento delle dimensioni medie delle aziende contadine e l'elevamento dei redditi di lavoro agricolo in Italia presuppongono appunto l'assorbimento di numerose. masse contadine nei settori di attività extragricol~. . 3) Di notevole gravità potrebbe invece rivelarsi il fenomeno del de- -cadimento demografico ed economico di quelle zone in ~ui l'agricoltura è rimasta la attività di gran lunga prevalente. E perciò riconosciamo qual- -che fondamento alle considerazioni di coloro che si preoccupano dell'allo~tanamento da queste zone degli elementi più qualificati ed economicamente più attivi. Ma qui valgano le considerazioni che sono state svolte in · altro numero di questa rivista (17 ) a proposito dell'emigrazione in generale e di quella tr,ansoceanica e transalpina in particolare: e cioè che l'auspicata .. ·maggiore incidenza degli investimenti nella pianificazione dello sviluppo economico del Mezzogiorno, potrebbe apportare correzioni a questo fenomeno, tanto da diversamente indirizzare e distribuire territorialmente gli elementi più qualificati ed economicamente più attivi. Tanto più ,che questa maggior incidenza degli investimenti industriali si giustifica sia per il più alto tasso medio di redditività offerto dai capitali investiti ·nell'industria in una fase di lievitazione dei redditi medi quale è in atto nel Mezzogiorno, sia per la necessità di apportare modificazioni permanenti alla struttura delle occupazioni ~el Mezzogiorno. GABRIELE GAETANI o'ARAooNA .. . ( 17 ) Cfr. Il « secondo tempo~ della politica meridionalist11, n. 12, novembre 1955. [86] Biblioteca Gino Bianco
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