Nord e Sud - anno III - n. 14 - gennaio 1956

d) effetti della legge della produttività decrescente, provocati dall'applicazione di ulteriori dosi di lavoro al capitale terra, anche se in parte controbilanciati dal progresso tecnologico: con l'aggiunta di ulteriori _dosi di lavoro al capitale fondiario si provoca infatti la discesa, più o meno ripida, a seconda della incidenza del progresso tecnologico, dei redditi reali del lavoro nelle aziende contadine. L'azione combinata di tali processi ha portato ad una diminuzione della popolazione rurale, che, particolarmente per il rapido incremento della produttiv_itàdel lavoro, è stata rapidissima nei paesi ad agricoltura moderna. L'incremento della produttività per·unità-uomo in agricoltura dal 1900 ad oggi ha superato, per effetto del generale progresso tecnologico e della ampia dotazione di capitali, ritmi di incremento annuo di oltre il 2 % in molti Paesi quali la Svezia, la Nuova Zelanda, la Norvegia, ecc. Negli Sti,tiUniti l'incremento annuo di produttività del lavoro agricolo per unità- ·uomo è stata in media del 5,4 % per anno dal 1940 ad oggi (4 ). In Italia invece il decremento della popolazione rurale è stato lento. Dal 1936 al 1952 la popolazione attiva in agricoltura è diminuiui infatti dal 48,5 al 41,0'/4 (della popolazione attiva totale). Ancora più lenta è stata la di-. minuzione dell'entità assoluta della popolazione attiva agricola. · Popolazione (*) dedita all'agricoltura (**), Italia, 1871-1952. Anno Migliaia Anno Migliaia 1871 8.700,4 1921 9.841,4 1881 8.599,1 1931 7.867,2 ·1901 9.666,S 1936 8.782,9 1911 9.085,6 1952 7.970,3 (*) Totale maschi e femmine; (**) compresa la popolazione dedita alla caccia ed alla pesca. ( 4 ) Vedi la relazione del Colin Clark << The relation between the pace of technical change in farming and the level of agricultural prosperity >, presentata alla IX International Conference of the AgriculturaJ Economists, Helsinki, agosto 1955. . [78] Biblioteca Gino Bianco

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