• gresso provinciale, sono tutti fatti che stanno ad attestare la volontà della parte trasformistica dei ~notabili» della D. C. napoletana di proseguire in un atteggiamento di attendismo e di benevolo distacco nei confronti cli Lauro. Il quale, mercè questo velato ma sicuro appoggio democristiano, ha già potuto superare molti momenti critici in seno al Consiglio comunale, dalla scissione del P.N.M. in poi. La perdurante incertezza del maggior partito di Governo di fronte ali' amministrazione Lauro offendeva la parte migliore dell'opinione pubblica. Malgrado che dal 1952 ad oggi non siano mancati · nè gli argomenti nè le occasioni, una sola volta in Consiglio comunale si è udita la voce accusatrice di un democristiano, ed è stata quella del sen. Mario Riccio. Ma fu una voce isolata. Di fronte all'indifferenza con cui . Governo e autorità giudiziaria hanno accolto le sue accuse all'amministrazione, lo stesso sen. Riccio ha significato il suo sdegno col non mettere più piede in Consiglio com\lnale. Parallelamente il Prefetto di Napoli non si è mai sognato di intervenire a cancellare una sola deliberazione della Giunta comunale, che prende decisioni in dispregio d'ogni contrario parere del consiglio e della cittadinanza. I consiglieri socialcomunisti presentarono alla Procura della Repubblica il .. verbale della seduta del 21 febbraio, ma, a quasi un anno di distanza, non si è avuta alcuna decisione nè pro nè contro. Le colpe di Lauro riposano sulla facile giustificazione trasformistica che gli otto voti del P.M.P. servono alla maggioranza governativa. Lo diceva Scelba e sembra che lo ripeta oggi, velatamente, Fanfani: Segni e Saragat non si pronunciano. A pochi mesi dalla convocazione dei comizi elettorali, mentre sembrava che tale situazione dovesse diventare definitiva e che la D.C. avesse deciso di non decidere, si è avuta una presa di posizione risoluta ed esplicita: il prof. Barbi ha dichiarato che la D.C. non sbanderà a destra nè a sinistra, che la linea del Congresso Nazionale sarà mantenuta e difesa; il Comitato ha chiuso poi i suoi lavori esprimendo << il proprio deciso atteggiamento contro il malgoverno della Amministrazione comunale di Napoli ». Finalmente! Questa rivista da tempo afferma che l'Amministrazione Lauro deve essere combattuta, denunciata, smascherata, rovesciata; che non può esistere altro tema della lotta amministrativa a Napoli; che, di fronte a questo tema, in quanto assume sul piano nazionale lo stesso valore di indicazione politica della lotta amministrativa contro Dozza a Bologna, c'è un dovere preciso che impegna tutte le sinistre democristiane, di far tacere cioè risentimenti e differenziazioni, nazionali o locali, per unirsi in una maggioranza risoluta ed efficiente, capace di infrenare tutte le manovre possibiliste e gli accomodantismi dei << notabili » e dei « grandi parlamentari~. Noi non possiamo quindi non rallegrarci e con il prof. Barbi e con l'on. Fanfani, per l'atteggiamento preso, sia pure dopo tanti pericolosi tentennamenti, il 13 dicembre dalla D.C. napoletana. Siamo consapevoli de\ fatto [66J Biblioteca Gino Bianco
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