Nord e Sud - anno III - n. 14 - gennaio 1956

vita nei Sassi era l'affollamento della popolazione nelle abitazioni, che raggiungeva l'indice medio del 4,36 per vano. Alla vigilia dello scoppio della guerra Matera presentava, dunque, due volti: qno, quello antico dei contadini; l'altro, moderno, delle case e degli edifici ~ cassettone, con un poco di pietra di Trani di fuori e molti impiegati di dentro. La promozione della città a Capoluogo di provincia nel 1926, non aveva avuto per molti, in fondo, altro significato se non quello dell'acquisto della nuova architettura civile che si veniva ad aggiungere e sovrapporre talvolta a quella esistente, in una combinazione mostruosamente ibrida di toni e di gusti. ►- È stato felicemente detto da G. ]\,fasi in Le origini della borghesia Lucana che nella Basilicata gli abitanti << son sempre vissuti senza via di mezzo dal monumentale al trogloditico». ]\,fai, forse come ora, a Matera in particolare, è facile provare la validità del giudizio. Ma ciò che va pure rilevato è un fatto strano, ma che pur partecipa ad una gene- · rale tendenza diffusa in tutta Italia: cioè lo stato di abbandono o almeno di trascuratezza in cui si mantengono i più importanti servizi di Stato, .in contrasto con l'ottima attrezzatura di servizi parastatali e simili. Si pensi per un momento ai locali del Palazzo di Giustizia: finestre vecchie, sconnesse; vetri tremanti sulle intelaiature disgregate dal tempo e dagli elementi atmosferici; muri scrostati e sporchi; porte vecchie e sgangherate; mobili di ufficio fine di secolo; archivi polverosi e stracarichi di carte che è impossibile ordinare per mancanza di spazio; latrine inaccessibili e dappertutto, nelle aule e nei corridoi e sui pianerottoli, un'aria umida appesantita dalle esalazioni delle stufe, sempre insufficienti a riscaldare il massiccio • ed antico edificio. - Si consideri anche la situazione dell'edilizia scolastica, insufficiente ai bisogni e sprovveduta delle necessarie attrezzature; e poi, per contrario, si guardi alle sedi sontuose degli altri enti non statali, provvedute delle più moderne comodità e di tutte le più razionali attrezzature per i più diversi servizi: dai mobili e dagli scaffali anche metallici agli impianti più confortevoli e moderni di riscaldamento, dagli automezzi d'ogni specie agli impianti perfettamente razionali di luce elettrica, dai gabinetti di decenza provveduti di ogni comodità ai centralini telefonici, ai pavimenti lucidi, alle pareti variopinte, alle scalinate marmoree, all'addobbamento delle sale. Si è parlato di una generale tendenza e non di un fatto eccezionale riguardante soltanto Matera. Epperciò il fenomeno andrebbe riguardato per evitare che si mantenga, specialmente in periferia, una situazione di così evidente contrasto, che crea uno stato cli disagio ed alimenta una psicologia di malcontenti. FRANCESCO N ITII [61] Biblioteca Gino Bianco

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