Nord e Sud - anno III - n. 14 - gennaio 1956

<< Il Duce fa fermare e contempla lo spettacolo inconsueto di queste case costruite a perpendicolo sul dirupo e scavate nella tufagna. Chiede informazioni sulle abitazioni della popolazione e passa sui margini inferiori dell'altro Sasso, quello Baresano, rasentando quasi il torrentaccio che gorgoglia nel fondo dominato dalla roccia calcarea bucherellata dagli occhi delle grotte. Il corteo risale lentamente ed imbocca la Piazza che è gremita di folla plaudente ... ». Dal balcone d'angolo dell'attuale Palazzo del Governo Mus- 'iolini parlò alla folla che lo acclamava. Disse che tutti gli uomini di Governo del lviezzogiorno avevano versato fiumi d'inchiostro ma non avevano fatto nulla per il Mezzogiorno. Disse poi che << molto per questa terra è stato fatto nei 14 anni del regime » e promise altri lavori e nuove opere. Neppure una parola sui contadini e sulle grotte dei Sassi. Prima di partire dispose la erogazione di 75.000 lire per le famiglie più numerose di Matera. Ma proprio quando pareva che fossero stati già risolti tutti i problemi della nostra città, un anno appena dopo la visita di Mussolini, un solerte e coraggioso ufficiale sanitario di Matera, il dott. Luca Crispino, prendeva la iniziativa di alcune indagini sulle condizioni igieniche delle abitazioni dei Sassi. Ecco le più interessanti deduzioni e conclusioni tratte dalle indagini: delle 2997 case dei due Sassi, « 1641 so.no abitazioni trogloditiche, scavate nella roccia, senza aria, luce e sole, impregnate di umidità alle pareti, al soffitto e al pavimento». Altre 501 abitazioni risultarono << in mediocri condizioni di muratura e di igiene » e solo 850 potevano dirsi << in buone condizioni di muratura e di igiene ». Se si aggiungono le condizioni delle strade di accesso, jJ quadro già spaventoso di queste abitazioni si accresce ancora. Infatti, « tranne una strada rotabile che percorre in senso logitudinale ciascuno dei due Sassi, dividendolo in due parti, le vie di accesso sono costituite da scale fatte con ciottoli sconnessi e da vicoli strettissimi, le cui condizioni di pavimentazione non consentono nè la sicurezza del cammino, nè un minimo di nettezza. Altra caratteristica della viabilità è data dall'esistenza di strade al disopra delle case, in modo che queste vengono ad essere sottoposte al piano stradale. Quindi si immaginino le persistenti condizioni di trapelazione di umidità e di acqua dalle vie ai soffitti delle case sottostanti ». Quanto poi al fattore umano, era rilevato che dai matrimoni, tradizionalmente fecondi, si erano avuti n. 15.250 nati, dei quali 6760 successivamente morti; una percentuale cioè di 44,32 di mortalità infantile: la più alta percentuale in Italia. Che tale mortalità fosse determinata dalle abitazioni malsane, era provato dal fatto che di 8329 figli nati dalle 1355 famiglie prolifiche del Sasso Caveoso, ben 3663 erano poi morti; e così pure dei 6291 nati dalle · I 158 famiglie del Sasso Baresano, 309i erano morti. A parte ~ condizioni antiigieniche delle abitazioni, ciò che aggravava la situazione di [60] Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==