' di fontane situate a nord di Matera, a S. Candida e Cilivestri, a 15 chilometri dall'abitato. Nel 1925 ebbero· inizio i lavori per la costruzione di una diramazione dell'Acquedotto pugliese e nel 1927 Matera ebbe finalmente l'acqua potabile .. Erano passai 16 anni dalla compilazione del progetto. Non meno complesse furono le vicende per dare al paese la luce elettrica. L'iniziativa partì nel ~901 da un geometra di Gravina, tale Giuseppe Giordano, il quale in~tallò, dopo averne avuto regolare appalto dal Comune,, gli impianti, distribuì i fili elettrici per le vie della città e, dopo un anno appep.a (settembre 1902) riuscì a dare a Matera la luce elettrica. Subito dopo la Socie_tà, organizzata dal geometra, falli e Matera ritornò alla penombra delle luci a petrolio. Nel 1908 la << Uni~ne Esercizi Elettrici» di Milano assunse il servizio dell'illuminazione. Le cose questa volta andarono meglio e la Unione mantenne il servizio sino al 1920, anno in cui il servizio stesso . passò alla Società Lucana. L'impresa termoelettrica si mutò in idroelettrica (1923) e si ebbe così la corrente alternata fornita da varie centrali della Lucania e non più prodotta localmente, com'era avvenuto prima. Non si dirà qui delle numerose controversie, per inadempienze contrattuali fra il Comune e le varie Società che si sono succedute, dei prezzi esosi praticati per la privata e la pubblica illuminazione; dei contratti talvolta ' strangolatori; delle lunghe interruzioni di corrente, molto frequenti nel passato: sono vicende che perdurano. Ciò che sarebbe da rilevare è semmai certa incapacità dei nostri amministratori a districarsi dai lacci dei contratti imposti, al fine di assicurare al paese un miglior servizio a prezzi meno esosi. Un giudizio sulle amministrazioni che si sono succedute nella direzione. del Comune nel primo ventennio, una idea di esse, il lettore può farsela indagando anche intorno alla edilizia scolastica, in qual conto' questa sia stata tenuta e quanto poco sia stato fatto per essa. Pensate: Matera ha un solo edificio scolastico elementare a tutt' oggi. Questo edificio, sito in Via Lucana, fu progettato nel 1912 e, dopo varie interruzioni dei lavori, ultimato nel 1929. Esso comprendeva in tutto una ventina di aule. È un segno, questo, oltre che di uno stato di crisi della cultura scolastica, anche dello stato di crisi di una società. La fisionomia della società materana~ quale ci è apparsa nell' '800, non si modificò, dunque, nei primi decenni .del '900. L'atmosfera do·minante, di carattere arcaico e tradizionalista, restò immutata. I contatti con le città vicine e col resto dell'Italia erano rari. Ad aprire uno spiraglio sulle cose del mondo contribuì indubbiamente l'istituzione del cinematografo. Una iniziativa meritevole che risale al 1909, ma destinata per molti anni ad un successo molto gramo, per mancanza di l<?caleidone~, povertà di mezzi~ [56] Biblioteca· Gino Bianco
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