Nord e Sud - anno III - n. 14 - gennaio 1956

/ I Editoriale I •. Da molti segni, ormai, e sempre più eloquenti, si avverte che in Italia l'atmosfera politica si sta modificando. Certo non è più l'atmos-fera grave che. nel periodo fra il 1950 e il 1953 incombeva sul Paese, carica di minacce dirette al sovvertimento dello schieramento democratico ita/,iano, intese a far valere soluzioni reazionarie. In quel periodo, malgrado De Gasperi, molte manifestazioni, quasi tutte, sul piano dei partiti, della stampa, della opinione pubblica in genere, si orientavano esplicitamente verso l'estrema destra: il periodo culminò nel tentativo della << operazione Sturzo » per le elezioni amministrative romane, mentre i Gedda e i Lauro occupavano il primo piano della scena politica. Se in quel periodo nasceva un giornale, il suo indirizzo era clerico-fascista; se maturava una iniziativa per promuovere al,leanze e nuovi schieramenti, era nel senso delle cosiddette « f orze nazionali», per agganciare ad esse la D. C.; se tra le righe dei giornali «indipendenti>> e anche « ufficiosi» aleggiava qualcosa che somigliasse a una indicazione politica diversa dal più cauto centrismo, era per caldeg-. giare aperture a destra, sia pur contrabbandate come applicazioni della f ormula « caso per caso». Si guardi ora al,le manifestazi(?ni che, sul piano della stampa, dei partiti, dell'opinione pubblica in genere, si sono avute negli ultimi mesi: è nato L'Espresso, sta per nascere un quotidiano a Milano di centro-sinistra, :.ri parla di taluni settimana/,i locali dello stesso indirizzo; è sorta una i11,iziativa << radicale>>per promuovere uno schieramento unitario della sinistra democratica; non si parla più di aperture a destra ed è stata liquidata la formula siciliana dell'alleanza fra democratici e monarchici, non solo al governo della Regione, ma anche al Comune di Palermo. [3] Biblioteca Gino Bianco

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