cose vicine paiano distanti (16 ). Nel quale, certo, non si pretende di indicare un passo antitetico a quelli che si son citati più su, e che il Luporini ha preso a documento dello storicismo di Leonardo: ma nel quale è pure· interessante rilevare questa incertezza di valutazione riguardo ad un ·problema che un pensatore teso a uno storicismo integrale (anche se germinale) avrebbe dovuto porre in modo ben diverso, se veramente in lui si fosse mai. affacciato un q11alsiasiconcetto della storicità delle cose. E non si vuol rilevare quell'aggettivo «integrale», teso, nelle intenzioni del Luporini, a sottolineare· in Leonardo la presenza non di uno storicismo qualunque, ma di uno storicismo ben consapevole del nesso storia-natura, perchè qui veramente tutto sembra concorrere a mostrare la patente violenza che quest'in- / terpretazione fa subire ai testi (17 ). Ed infine, chi dice che la concezione; dell'eternità del mondo debba di necessità esser definita un'ipotesi eretica r Lungi da noi, si badi bene, ogni intento di allineare Leonardo su posizioni confessionali: pure le vicende di questa <<ipotesi»son così variamente intricate e complesse, conoscono soluzioni t,anto diverse, per non dire opposte, che veramente da uno storico così giustamente preoccupato di non trascu-- rare mai, per la fretta di una definizione, la complessità e la diversa situazione storica dei concetti, ci si sarebbe aspettati un'.affermazione più docu-- mentata e meno avventata. Non poche obbiezioni, o richieste di chiarimenti, sarebbero da fare inoltre sui rapporti tra Leonardo e la magia (18 ), e non poco ci sarebbe· altresì da osservare sull'affermazione che il Luporini fa, a commento del rifiuto leonardesco della negromanzia, sulla democraticità della scienza (« la scienza è invece democratica, la scienza è per tutti, essa corrisponde· alla comune intelligenza umana, liberata dai pregiudizi») (19 ): e non tanto perchè non riesca persuasiva la sua presentazione di Leonardo come uomo .nuovo, tutto pieno dell' « ethos della nuova scienz.a >>, ma piuttosto perchè poco chiaro è il suo atteggiamento di storico verso la magia, della quale da ' un lato si sottolinea (in armonia con un'osservazione del Gramsci) l'im-- ( 16 ) LEONARDO DA VINCI, Tutti gli scritti, I, Scritti letterari, ed. Marinoni, Milano,~ 1950, p. 69. ( 17 ) Leonardo, p. 29. ( 18 ) Leonardo, p. 19. ( 19 ) Leonardo, p. 2I. ., [31] .Biblioteca Gino Bianco
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