• gli uomini non riescano mai a realizzare quel passaggio e ad instaurare la. società ~e1izaclassi, senza sfruttamento dell'uomo sull'uomo, ciò non toglie che esso sia implicito come « possibilità reale » (per usare una espressione kantian,a significativamente ripresa dal Luporini) (8 ) nelle cose: ed è proprio -qui, in questa consapevolezza della struttura ultima della realtà, e quindi del suo destino futuro, che il marxismo svela il suo aspetto di dot-- trina escatologica, o, se si preferisce, di filosofia della storia. La sua logica non implica infatti solo un giudizio definitivo sulla storia passata o presen-- te, ma altresì sulla storia futura, della quale se non pretende di prevedere· gli specifici contenuti, prevede tuttavia la « qualità » sostanziale. E si comprende quindi come non avesse torto Norberto Bobbio (9 ) quando, polemizzando con certi aspetti dell'interpretazione data dal Lukacs del « junge· Hegel », osservava che il ritmo alienazione-appropriazione tipico della conce- · zione marxistica della storia, ha non pochi punti di contatto con lo schema. teologico di caduta-redenzione: e se, a sua volta, il Bobbio non riusciva de] tutto persuasivo quando scriveva che « solo l'uomo estraniato ha storia, e· solo l'estraniazione, finchè dura e in quanto dura, rende possibile la storia» (perchè in realtà dai testi marxistici si deduce chiaramente che la storia appartiene anche alla società senza classi), rimaneva comunque ben chiaro:- che egli aveva tutte le ragioni di definir « teologica » la dottrina di Marx,~ non fosse che per la netta distinzione qualitativa di due storie che essa. introduce e sulla quale fonda tutto il suo mordente politico. Del resto, che il problema della <<sòcietà senza classi>>,della società. libera e non necessitata, con tutto quel che reca con sè di <<filosofia della . . . . . . . . . ' storia», sia sempre presente m tutti 1 marx1st1 seri e conseguenti, puo ve-- dersi da certe p~gine del Gramsci, che pure è stato tra i più accaniti avver-- sari dell'interpretazione deterministica ed escatologica della dottrina di. Marx: nelle quali lo scrittore non esitava ad osservare che lo <<spirito» di. cui parla la .filosofiacrociaM è una «mistificazione» fin tanto che la società rimane divisa, lacerata e contraddittoria, e gli uomini non son padroni, ( 8 ) C. LuPORINI, Voltaire e le << Lettres philosophi·ques »: il concetto della storia· e l'illuminismo, Firenze, 1955, pp. 239-40 e 231-32. ( 9 ). N. BoBBio, Rassegna di studi hegeliani, in Belfagor, V (1950), pag. 209-10 (e si veda anche la sua introduzione a K. MARX, Manoscritti economico-filosofici?- Torino, Einaudi, 1949). [25] Biblioteca Gino Bianco
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