l'Anti-Duhring, con una potenz,a oratoria senza dubbio assai notevole, lo stesso Engels parlerà con forza delle differenze tra la storia della società divisa in classi e quella della nuova società comunista: quando gli uomini 1 saranno liberi creatori della loro stessa vita sociale, e non più schiavi di contraddizioni insanabili, laceratrici della coscienza umana: « le leggi della loro [degli uomini] attività sociale, che fino ad ora si sono opposte ~d essi come leggi di natura estranea e che li dominavano, vengono da questo momento applicate dagli uomini con piena conoscenza di cose e quindi dominate. La vita sociale degli uomini che finor,a si opponeva ad essi come una necessità naturale e storica, diviene ora loro libera creazione. Le forze oggettive, esteriori, che fino ad ora hanno dominato la storia, passano sotto. il controllo degli uomini stessi. Solo a partire da questo momento gli uomini faranno essi stessi con piena coscienza la loro storia: solo da questo momento le cause sociali da essi poste in azione, avranno prevalentemente, e in misura sempre crescente, gli effetti voluti dagli uomini. È il salto dell'umanità dal regno della necessità a quello della libertà >> (6 ) Se quindi, dopo tutto quel che si è osservato, si torna alla teoria del rapporto struttura-superstruttura, è facile vedere come il nesso libertà-necessità secondo il 'quale essa, a giudizio dei marxisti, andrebbe interpretata, si risolva in ultima analisi in una assoluta preminenza della necessità sull~ libertà: perchè, ammesso che gli uomini contribuiscono a modificare le situazioni storiche, reagendo sulle strutture economiche, è evidente tuttavia che essi non riescono a spezzare il condizionamento che li tiene ~vvinti, la contraddizione onde son fatti prigionieri della loro stessa storia. Se così non fosse, se il nesso libertà-necessità, di cui gli scrittori marxisti parlano tanto spesso,garantisse veramente la libertà degli uomini, degli uomini che son liberi pur nel concreto condizionamento delle situazioni storiche, allor.a non si saprebbe che senso dare a pagine come queste, nelle quali non della libertà ma della schiavitù dell'uomo si parla, e con una passione e un vigore che non lasciano dubbi di interpretazione. Ma la realtà è che, altro è affermare che gli uomini contribuiscono con la loro azione al .movimento della storia, altro è affermare che essi son necessitati ma insieme liberi: a. ( 6 ) F. ENGELs, Anti-Dulzring, Roma, 1950, p. 308: ma la traduzione data nel testo è tratta da Il pensiero di C. Marx e F. Engels: Antologia di scritti, a cura di S. F. Romano, Firenze, 1951, pp. 338-39. [23] Biblioteca Gino Bianco
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