che non accada, anima la bambina calabrese inferma nella corsia di un ospedale, nel racconto La civiltà: <<Ella pensav,a al ritorno. Il paese le parve nella fantasia più aperto, il suo vicolo pulito e grande come quella corsia. Forse era accaduto qualche coSiadi nuovo. Forse la civiltà era arrivata anche là durante la sua assenza » (47 ). Se c'è ora una dimensione in cui si muovono gli interessi di Alvaro è la speranza, il futuro. Ma non va dimenticato che simili atti di fede - e si veda il capitolo <<Analfabeti>>de Il nostrotempo e la speranza (48 )- gli sono oggi possibili, per avere egli, anche nei momenti peggiori~ salvata ~tt'intera la propria umanità, la civiltà primordiale in cui, nonostante tutto, credeva. Nel dicembre del '43 aveva annotato sul ·suo diario: Questa è la prima domenica che passo solo in questa casa. Se qualcuno bussa, mi toccherà aprire la porta. Potrei anche non aprirla, fingere che l'appartamento sia del tutto disabitato; ma non sono mai riuscito a non aprire una porta a chi bussa, a non rispondere a una domanda. C'è sempre l'attesa, nell'uomo, e fino ad assai tardi negli anni, di veder apparire qualcuno non aspettato, di una rivelazione. L'ho sempre provato, e ho scambiato assai spesso con le persone quella moneta spicciola dell'illusione che sono le parole: « Ho da dirti una cosa'>• « C'è una persona che mi ha parlato di te >. E anche ora, che non posso aspettare per me se non la polizia, non resisterò a chi busserà » (49 ). Ma al di là dei precedenti psicologi, ciò che più interessa ora sottolineare è come il discorso culturale e quello narrativo ormai non vadano più scompagnati nell'arte di Corrado Alvaro. La mitica umanità dei pastori di Calabria ha trovato nella coscienza e nella passione dell'uomo moderno una nuova riso11anza poetica. C'è da augurarsi che la più recente produzione di Alvaro - da L'età breve ai 75 racconti - sia soltanto una ricca anticipazione, un sintomo di rinnovata vitalità. ANTONIO p ALERMO ( 47 ) Pag. 483. ( 48) Bompiani, Milano, 1952, pp. 216 segg. ( 49 ) Quasi una vita, Bompiani, Milano, 1950, pag. 303. [123] Biblioteca Gino Bianco
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