Da tanto consegue che sarebbero da ritenersi <<doppioni » - e per ciò stesso elementi dannosi - tutte quelle eventuali nuove unità industriali che si inserissero in una attività produttiva la quale: o è già assolta - esaurien-· temente o più che esaurientemente - dall'industria nel~ sua consistenza attuale; o 'potrebbe esserlo previa <<valorizzazione» di quest'industria. Se ne· deduce chiaramente, inoltre, come la questione dei << doppioni » costituisca una delle principali cause di opposizione alla « politica degli incentivi » (perquanto non sempre gli oppositori di quest'ultima abbiano esplicitamente· accennato a tale questione): e quindi i due problemi vanno consider~ti • congiuntamente. Vogliamo ancora riportare la tesi che, conseguenzialmente all'atteggiamento mentale ora descritto, viene propugnata quale alternativa alla « politica degli inc·entivi >>. Secondo questa tesi, l'industrializzazione meridionaleandrebbe perseguita - anzitutto e principalmente - mediante una seriedi provvedimenti atti ad accelerare il processo di aggiornamento tecnico· delle industrie esistenti nel Sud: ciò che, mentre da un lato consentirebbeun allargamento dei mercati di sbocco alla produziòne delle industrie set-· tentrionali oggi non adeguatamente sviluppate per la ristrettezza di questi sbocchi, dall'altro lato provocherebbe nel Sud uno spontaneo insediamento di nuove im.prese, regolato dalla naturale convenienza economica. (E forse· questa è appunto tutta la sostanza di quella che, senza i chiarimenti chepur sarebbero stati necessari, fu definita come la << politica dell'accelerato-- re »). Dal canto su.olo Stato, oltre a praticare tutte le agevolazioni che faci-- litassero e sostenessero tale spontaneo sviluppo, di null'altro dovrebbe preoc~ cuparsi se non di proseguire la costruzione di strade, canali di irrigazione,, scuole, centri di cultura e di progresso, ecc.: adempiendo cioè, grosso modo~ alle sue « tradizionali » funzioni pubbliche. In tal modo, si sostiene, l'industrializzazione verrebbe a determinarsi nei luoghi, nei tempi e nei modi più_ · opportuni, senza sprechi di capitali, senza dissipazione di energie, senza. distorsioni di sorta dal corso naturale del progresso economico. Indubbiamente, l'opinione di coloro che si oppongono alla <<politicadegli incentivi» ed ai <<doppioni», avvalendosi d'una certa logica coerenza nel co11:netterealcuni principi propri all'economia di mercato con alcu- [9] Biblioteca Gino Bianco
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