stessa della traduzione del Castagna al carcere di Vibo, altre ventisette persone lo seguirono: ammanettate. Fìu quella, nell'anno in corso, la prima vera operazione contro l' « onorata società >>della Calabria. Carmelo Marzano, insieme ai carabinieri, le ha assestato, ora, altri duri colpi. Ma è sempre un'azione in superficie. Perchè la diagnosi del male è quella che Corrado Alvaro ha fatto nel suo articolo su << La Fibbia>> (Il Corriere della Sera, 17-9-55): « Forti della violenza acquistavano un rango sociale. Disprezzati fino a ieri, diventavano temibili. Quando una società dà poche occasioni di mutare stato o nessuna, far paura è un mezzo per affiorare». E infine: <<Non è un semplice problema di polizia, nè si tratta di mettere sotto· accusa e in istato di as- . sedio una intera provincia. La norma per un'azione seria, potrebbe dettar la l'esame di come si è comportata la classe dirigente da cinquant'anni. Questo non è tutto, ma può essere molto utile >>. *** Quarta regione, dopo Sardegna, Sicilia e Calabria, in cui anche s'avverte una forma tipica di tenace delinquenza, è la Campania. Il primo dopoguerra vede, sopratutto a Napoli e nelle campagne vesuviane, una torbida corrente di traffici, stimolati dalla duplice necessità: del consumo, che cerca viveri, sigarette, medicinali, indumenti, benzina; e della disoccupazione, che spinge ·i più abili e privi di scrupoli nei vortici del grande mercato nero. E con la complicità di disonesti militari di ogni grado e d'ogni paese (americani, francesi e inglesi, ma soprattutto americani, i quali dispongono di maggiori beni di consumo) si contratta- .no partite che colmano stive e riempiono vagoni. È in quel tempo che sorgo110 e si diffondono in Italia le parole « baito >>( « aflare sporco del mercato nero») e <<baitista >>.L'evoluzione del mercato nero, già così .fiorente nei tesseramenti della guerra dichiarata dai fascisti, comincia dalle città sui golfi di Napoli e Salerno, perchè è qui, sul <<continente>>, che sbarca110 per primi gli alleati, con le immense scorte della loro perfetta organizzazione logistica. Nella scia di quei traffici si formarono agguerrite gangs concorrenti e nemiche. Fra tutte citeremo quelle capitanate da Carmine Spavone, o 'malommo; e da Giovanni Mormone, o 'mpicciuso. Il primo a morire, crivellato di revolverate, è Carmine Spavone. Allora, secon- [84] BibliotecaGino Bianco
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