una trave; e quindi vidi che Fortunato Tulino con la sola mano destra tirò un colpo di scure sulla nuca del Cricelli. Gli altri tre, Nicola Grillo, Pasquale D'Amico e Antonio Tulino assistevano, impassibili>> (dalla se11tenza di rinvio a giudizio). Un altro delitto, pure dovuto a «sentenza>> della mafia calabrese, è stata l'uccisione in Rosalì (Reggio Calabria) dell'insegnante elementare Pirrone; fatto sui cui dettagli non ci si sofferma, perchè è stato ampiamente narrato da tutti i quotidiani italiani fra il 23 e il 25 settembre u.s. (v., fra i tanti, Il Roma del 24-9-55: « Chiarita la responsabilità della mafia nell'uccisione dell'insegnante Pirrone ») (2 ). La situazione in Calabria a un certo punto diventa tale -che il. Governo, sotto la pressione dell'opinione pubblica, informata dai vari giornali, non p,uò indugiare oltre. La eliminazione di Giuliano, di Tanteddu e d'altri criminali (comunque avvenuta) è un punto all'attivo della legalità che dovrebb' essere l'austera caratteristica morale della Rep11bblica. Ma la situazione dell'Aspromonte è tale, oggi, che neanche il peggiore dei Gover11i può tollerarla oltre, anche quando si limiti alla semplice amministrazione. Perchè in tal caso verrebbe meno a,d uno dei compiti fondamentali dello Stato: garantire, in tutto il territorio nazionale, la vita, i diritti e i beni dei cittadini >>. E finalmente viene la destituzione del Questore di Reggio Calabria, Pietro Sciabica, d'un Vice Prefetto e ·del Maggiore dei Carabinieri, Comandante del Gruppo. << Finalmente »: nel senso, cioè, che ci si decide ad agi- . re. Infatti non è che l'invio d'un funzionario energico quale l'Ispettore Carmelo Marzano e l'impiego di mezzi e procedimenti adeguati (uomini, armi, munizioni, automezzi, posti di blocco, rastrellamenti, etc.) non fossero necessari, come da qualche parte poi si è sostenuto, ,accusando il governo di drammatizzare. Erano indispensabili. Ma va detto, per l'obiettiva cronaca, che quei funzionari destituiti, e quelli che erano partiti prima d'essi, avevano sempre segnalato l'urgenza di affrontare la situazione appunto con i mezzi adeguati giunti solo con l'arrivo dell'IspettOre Marzano. È sul ( 2 ) Fra le massime << imprese » della << fibbia » calabrese non dev'essere dimenticata quella narrata da tutti i quotidiani italiani del 18-6-55. V. per es. su Il Mattino (data cit.): << Due barbari delitti nell'Aspromonte - Costretto a inginocchiarsi è ucciso sotto gli occhi della moglie - La donna è stata ferita nel tentativo di sottrarre il ma- • • • • • • rito a1 << g1ust1z1er1». [82] Biblioteca Gino Bianco
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