idolatrare e a mendicare. Abbiamo vÌsto giovani inteliettual1 pensosi della propria libertà e sdegnosi dì ogni conformismo capitolare di fronte alla coercizione morale del << posto » : li vediamo ora bruciare incensi monarchici sulle colonne del Roma) che è il solo giornale di Napoli che paghi decentemente e che si dimostri << di idee larghe e spregiudicate » nel << favorire i giovani». Il conformismo chiude così il suo cerchio in alto e in basso, dalla plebe agli intellettuali. I lazzaroni hanno trovato i loro capiciurma negli stadi, ai letterati è stata elargita la mercede dei cortigiani. La piaggeria ha assunto a volte accenti penosi. Perfino su un libro di ricordi e di aneddoti partenopei, inesso insieme con notizie di terza mano da un girovago giornalista napoletano, si è abbattuta l'ambigua ispirazione della << Musa appigionata ». I protagonisti della Napoli nobilissinia - Croce, Di Giacomo, Russo, Mancini, Gemito - vivono in questo libro di Giovanr1i Artieri sotto l'ombra, tanto meno nobile, di << un uomo spinto dalla mano della storia nella eterna vicenda della città ». La prefazione è tutta un inno alla potenza ed alla genialità del Sindaco: quando si pensi che al libro, << finito di stampare il 3 I luglio 1955 », è stato assegnato, in ottobre, uno dei << premi Nove Muse», la cosa assume una tinta compassionevole e patetica. Ma smettiamola dì << denigrare », di ripetere che la Napoli vera, di cui ci sia lecito non arrossire, è un'altra, che questa moderna speculazione su un atavico spirito di sottomissio11e, che è proprio di chi è stato sempre povero, è qualcosa che ci avvilisce ogni giorno di più. Era l_ostesso Artieri a paragonare il comandante Lauro a Don Pedro de Toledo. Un Vicerè spagnolo, con in più una suppellettile di << millenove fuoriserie », di navi nel porto, di grattacieli e di << evirati cantori» chi11i sui torchi delle tipografie a stampare panegirici. Non resta che chiudersi in una disobbedienza assoluta, in una sdegnosa sordità senza debolezze; attendere e sperare. Trovare cafoni i sottopassaggi, inutili le strade rifatte; perchè ben altro è in gioco, e non è morale nè possibile - quando si è nel calore della lotta - sforzarsi di attingere alla serenità dello storico. Le vie del conformismo sono infinite: per un antifascista, nel 1935, trovare bella od utile sia pure u,na sola << opera del Regime >> sarebbe stato l'inizio della fine. NELLO AJELLO [68] Biblioteca Gino Bianco ...
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==