E siamo insorti anche perchè eravamo persuasi che queste violazioni avrebbero annullato i vantaggi della politica seguita fi1io a quel momento, che era, lo ripetiamo, di isolare sempre più i comunisti rispettandone i diritti e le libertà di cittadini. E questa è ancora oggi, oggi che i comunisti sono in crisi per il loro lungo isolamento, oggi che essi sono stretti tra la paura dell'immobilismo e il terrore di restare soli all'estrema sinistra, che le élites operaie del Nord sono frustrate perchè il paradiso non è stato a1icora dato loro; questa è ancora la sola politica che si deve fare verso i comunisti. Poichè è beti vero che esiste un problema di promozione del sottoproletariato urbano e contadino a proletariato cor/lunista, ed è vero che questa promozione rappresenta pur sempre un progresso rispetto alle posizioni di partenza. Ma è altresì vero che rispetto a questo problema i comunisti hantio dato il contributo che potevano dare; e ci incalza ora un altro problema, di promozione del proletariato comunista a proletariato democratico. I problemi di fondo della vita nazionale sara1ino avviati verso la. loro effettiva soluzion.e quando comincerà il riflusso dal partito comunista, quando i voti sterilizzati all'estrema sinistra antidemocratica cominceranno a rifluire verso posizioni, verso forze politiche democratiche. Questo è un obiettivo che nessun sincero democratico deve mai perdere di vista, perchè qui e non altrove è il problema storico della democrazia italiana. Dimenticarsene, per correre facili avventure o anche soltanto per un dubbz·o tatticz·smo, è l'errore più grave che si possa commettere i1i questa delicata congiuntura, è precludersi durevolmente le vie dell'avvenire, è ritardare di una generazione un processo che ha già avuto inizio, il processo di liberazione del nostro paese dagli infantilismi estremisti. [5] BibliotecaGino Bianco
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