Nord e Sud - anno II - n. 13 - dicembre 1955

deleterie per tutte e due le parti interessate. Infatti, mentre i lavoratori immigrati non potranno contare di venir collocati secondo la loro specializzazione, che per conseguenza diventa inutile agli effetti della retribuzione, le Autorità canadesi di immigrazione si troveranno impegnate in un vero rompicapo per cercare di collocare, ad esempio, un operaio saldatore in una fabbrica di scarpe o in un'azienda agricola. Quando non saranno costrette a corrispondergli un sussidio nel caso più probabile che rimanga senza lavoro. Ma, per beneficiare dell'indennità di disoccupazione per 60 giorni, bisogna che l'assicurato abbia svolto almeno 180 giorni di lavoro effettivo nel periodo estivo, o 90 nel periodo invernale; e in Canadà si lavora solo cinque giorni alla settimana. Quindi, nel caso piuttosto frequente che il lavoratore, giunto a destinazione, non trovi ad attenderlo il lavoro promesso, dovrà rassegnarsi fino a quando le Autorità di immigrazione glie ne abbiano cercato uno. Volendo anche riconoscere che il Canadà è un Paese ben organizzato e che le Autorità d'immigrazione faranno il possibile per sistemare il nuovo arrivato, questi si troverà nel frattempo senza lavoro e senza sussidio; e in queste condizioni rimarrà a lungo, soprattutto se è giunto nel periodo invernale, durante il quale la disoccupazione colpisce anche molti lavoratori già occupati. Per questo è necessario giungere all'inizio dell'estate, affinchè lo specializzato riesca a trovare l'occupazione corrispondente alla sua qualifica prima del periodo invernale. Ora, considerando quanto abbiamo tentato di riassumere attraverso le varie fonti di informazione, possiamo concludere che le possibilità offerte in Canadà a coloro che non siano in possesso di un atto di richiamo o di un contratto di lavoro garantito, appaiono per il momento scarse e scoraggianti. Scarse perchè il fenomeno della disoccupazione in Canadà, pur se non preoccupante come da noi, tende tuttavia ad aumentare continuamente; s~oraggianti perchè, come abbiamo visto, le difficoltà saranno, specie nel primo anno, molto dure da sopportare. Per quanto riguarda il fenomeno della disoccupazione, esso è dovuto sopratutto a cause naturali e quindi permanenti, poichè è una conseguenza del rigido· inverno canadese che porta ogni volta una cessazione forzata di molte attività in tutto il Paese. La disoccupazione invernale ha inizio in ottobre, si i.ntensifica in dicembre e raggiunge il suo livello massimo in marzo. Il numero di uomini e donne registrati quest'anno come disoccupati presso gli uffici governativi è salito a 633.000 unità nella metà di marzo. Questa cifra rappresenta un aumento dell'll % su quella del marzo 1954. In unione con le Trade Unions e i datori di lavoro, il Governo sta studiando [63] Biblioteca Gino Bianco

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