la quale, il 10 settembre scorso, ha tenuto ad Aquila un convegno cui hanno partecipato gli organizzati diocesani di vari centri abruzzesi. Al termine di tale convegno venne redatto un documento nel quale - preso atto del pauroso calo del gregge transumante e stanziale - si suggeriscono vari provvedimenti intesi al fine di contribuire alla difesa di quella frazione dell'industria armentizia: unione di tutti i pastori dello stesso comune con conseguente formazione di cooperative; stipulazione con i comuni di appositi atti allo scopo di disciplinare i fitti dei pascoli; sollecitazioni di interventi economici da parte del Governo; tentativi di collegare tutte le cooperative in un unico consorzio nell'ambito delle varie diocesi, ecc. Sono tutte queste proposte e iniziative che occorre tener presenti. Porre un freno al decadimento d•ella pastorizia vuol dire anche arginare il fenomeno dello spopolamento dei paesi montani (nella provincia di Aquila, il 90 % di tali comuni si trovano in questa fase, con punte di diminuzione di popolazione pari anche al 40 % negli ultimi 30 anni). MARIO ARPEA Emigranti in Ca~adà Il 1° Maggio 1947 il Sig. Mackenzie King, allora primo ministro canadese, fece alla Camera dei Comuni le ·seguenti dichiarazioni: << Il Canadà ha bisogno di una popolazione più numerosa per la sua economia ed al fine di rafforzare la difesa nazionale; la politica del Governo consisterà nel favorire l'accrescimento della popolazione in Canadà, incoraggiando l'immigrazione in misura tale da poter essere vantaggiosamente assorbita dall'economia nazionale; il Governo non condivide il timore, frequentemente espresso in. Canadà, che l'immigrazione rischi di provocare un abbassamento del tenore di vita, ma, al contrario, esso ritiene che una politica d'immigrazione, con• dotta con cautela, debba operare in favore del tenore di vita». Quale valore bisogna dare a tali affermazioni per poter avanzare una ipotesi abbastanza precisa sulle prospettive che esse hanno aperto alla nostra en1igrazione in Canadà? Bisogna anzitutto tener conto di certi caratteri natl:}fali del Paese, e di considerazioni inerenti alla sua organizzazione economica, che giuocano un ruolo importantissimo sull'andamento dell'emigrazione; poichè la questione della capacità di assorbimento della nuova popolazione immigrata è naturalmente di primaria imp~rtanza. Sebbene la zona di popolamento si stenda dall'Atlantico al Pacifico, in realtà le regioni abitabili hanno un'estensione molto inferiore alla superficie totale del territorio canadese. Solamente la regione merid,ionale, infatti, che [59] Biblioteca Gino Bianco •
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