Nord e Sud - anno II - n. 13 - dicembre 1955

.. Ora, dal mese di giugno scorso gli assistenti sociali dell'UNRRA-CASAS sono partiti da La Martella, perchè l'Ente Riforma ha avuto, in sede politica, il sopravvento. Questa, in breve, la stori,a di un servizio che dovrel>be essere considerato fondamentale perchè i nuovi agglomerati creati artificialmente non restino tali, ma si trasformino in comunità vive e autonome. Non sappiamo quale sarà la sorte del borgo, che per un certo periodo sembrava destinato a costituire, non diciamo un esempio, ma certamente un esperimento fondamentale ai fini di analoghi progetti. Se il conformisn10 paternalistico degli enti di ri~orma s·offocherà tutti quei germi di vitalità e di autonomia che si cominciavano a formare, dovremo fare considerazioni ben melanconiche, non solo sul livello di educazione democratica e di competenza specifica di coloro che dirigono l'opera di miglioramento del Mezzogiorno d'Italia, ma anche sulla loro intelligenza politica. Bisogna che essi si rendano conto che dare ai contadini la terra da coltivare, una casa nuova, del bestiame, modificare insomma la loro situazione economica, significa provocare altrettante modificazioni degli animi e dei costumi. All'azione economica va allora congiunta l'azione educativa: ed essa - come dicevamo all'inizio - va sottratta all'invadenza degli Enti di Riforma. Finchè questi continueranno a presentarsi come i detentori incontrollati del potere, i benefattori· della zona, trasformando così gli assistiti in questuanti, questa situazione non potrà risolversi che a danno della comunità e dei singoli, e si continuerà sulla strada della diseducazione civile. Alla base dei contrasti tra Ente Riforma e UNRRA-CASAS non è difficile individuare l'insofferenza dei funzionari della riforma per l'intrusione di una nuova organizzazione in un settore che essi considerano come proprietà privata. Ma la soluzione del problema va ricercata appunto su quella strada precipitosamente abbandonata: delegare, cioè, ad enti diversi da quelli che operano in sede economica i compiti proprì del servizio sociale. Sarebbe poi interessante vedere, caso per caso, i rapporti tra enti di riforma e autorità locali; nel caso in questione ci sembra che anche l'UNRRA-- CASAS abbia serie. responsabilità per avere così scarsamente interessato il comune di Matera alla progettazione e alla realizzazione di La Martella. La cui vicenda, comunque, vale a dimostrare quello che da tempo veniamo denunci.ando sulle pagine di questa rivista: la crisi politica degli enti di riforma, la quale, peraltro, ha avut~ inizio proprio dall'asssunzione dei compiti del servizio sociale (si ricordi la crisi dell'Ente Sila). Gli ultimi casi di La Martella, peraltro, appaiono tanto più gravi quanto maggiore è stata la rèclame con cui si era circondata l'iniziativa, pionieristica, si potrebbe dire, nel vasto campo ancora inesplorato della creazione di nuovi insediamenti umani: le ragioni tecniche ed economiche che possono militare a favore dell'Ente Riforma, o di chi ne muove le fila, non valgono a far passare in secondo piano le sue colpe politiche, l'invadenza paternalistica e di sottogoverno. Infine, nel [54] Biblioteca Gino Bianco

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