tattiche della loro lotta politica. Li abbiamo visti fare i «fronti>> e le << corporazioni », allineare, inquadrare, mettere in fila, allineati e coperti, molti rispettabili uomini di cultura, moltissimi giovani innocenti, senza nessuna vera esigenza culturale, ma soltanto perchè agendo a q~1esto modo si aiutava la causa del partito. Sappiamo che i << responsabili del lavoro culturale » sono altrettanti vescovi in partibus infidelium) altrettanti pescatori di anime, la cui preoccupazione principale non è il regno di Dio, ma il vantaggio politico-elettoralistico. Abbiamo potuto toccare con mano prop-rio nell'inchiesta del Contemporaneo come non arretrino neppure innanzi al ridicolo, pur di trarre qualche frutto dalle loro fatiche. È questa una nuova « virtù», e quello dei comunisti è un nuovo principe, che sa stare insieme in sulla golpe e in sul liane, senza aver il generoso entusiasmo di Machiavelli: e forse c'è bisogno di questo intreccio di frodi e di virtù animalesche per costruire le piramidi. E sia pure: questa è la concezione marxista della cultura, della società: il progresso della cultura fa una cosa sola con quello del partito. E·' una concezione da cui dissentiamo radicalmente, con cui non siamo e non saremo mai d'accordo, che non ci stancheremo mai di combattere. Ma, dopo tutto, è una concezione che può accampare dei tentativi di giustificazione logica e di coerenza. Si tratta, lo ripetiamo, di una giustificazione e di una coerenza inaccettabili; pure v'è l'aspirazione a fornirle. La sola cosa che no.n ha giustificazione nè coerenza è il pensare le cose che si sono dette, l'agire conformemente a questi pensieri, e proclamarsi intanto tutti diversi. Ci si accuserà ancora una volta di moralismo e di illuminismo, ma a noi sembra ' che questo machiavellismo da segretari comunali (sia detto senza offesa per i segretari comunali) è non solo colpevole, ma inutile. Ci sembra di indovinare sul volto di qualche nostro amico comunista un sorriso tra il furbo e il compassionevole: - Voi vorreste bene, egli sembra dire, che noi fossimo più schietti e sinceri; ma non vi daremo questo vantaggio -. Il nostro amico sembra ignorare che il vantaggio non lo darebbe a noi ma alla storia, e la storia questi vantaggi li prende, malgrado tutte le astuzie degli uomini. Perchè quel sorriso è il sorriso della corruttela. E con la corruttela si costruiscono Iorse le piramidi, ma non si edificano le società civili nè si serve la verità. n. d. r. [44] Biblioteca Gino Bianco
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