' GIORNALE A PIU VOCI I faraoni dell~ cultura Il Contemporaneo (del 29 ottobre '55) ha rimproverato a de Caprariis (ma su un problema così delicato come quello della cultura italiana degli ultimi anni è appena necessario avvertire che de Caprariis impegnava col suo nome tutto il gruppo di Nord e Sud) di aver dimenticato di far cenno di una delle tre tendenze che Cesarini ed Onofri avevano indicate come << diffusamente avvertite » da tutti coloro che erano intervenuti nella discussione sulla cultura in Italia tra il '45 e il '55, aperta dal settimanale romano nei mesi scorsi; di aver dimenticato, cioè, di far cenno dell'esigenza antifasci .. sta, dell'attualità dell'antifascismo. Per la verità, se il redattore del Contemporar.,eo avesse riflettuto un po' su quel che veniva dicendo, si sareb,be reso conto che questo reato di omissione non esisteva altrove che nella sua immaginazione polemica. Quando, infatti, si contesta la legittimità storiografica della periodizzazione adottata da Cesarini e da Onofri, quando si osserva che tale periodizzazione può essere soltanto un espediente didascalico, quando si rileva che la rottura segnata da Cesarini e da Onofri col 1945 nella storia culturale italiana è arbitraria e risponde soltanto ad un criterio di polemica politica; quando si fa tutto ciò, si prende anche posizione abbastanza chiaramente sul problema dell'esigenza antifascista. La sola cosa da aggiungere è che si prende posizione su essa in ~odo profondamente diverso da quello dei comunisti -(e dei loro profeti del Contemporaneo), cioè si mette avanti una concezione profondamente diversa della cultura e quindi una concezione profondamente diversa dell'antifascismo stesso. Ed è appena necessario aggiungere che avere una concezione dell'antifascismo diversa da quella dei comunisti non vuol dire affatto dimenticare l'antifascismo, non considerarlo uno dei fattì più importanti della sto- - ria italiana degli ultimi trent'anni, un grande fatto politico che ha avuto la sua ripercussione anche sulla cultura. Pure, proprio per salvare l'antifascismo da ogni interpretazione falsa o aberrante, da ogni speculazione inte- [40] Biblioteca Gino Bianco
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