Nord e Sud - anno II - n. 13 - dicembre 1955

« la qualità conferisce a quelle la forza morale >> (49 ); ma era più che ogni altra cosa diffidenza per la << democrazia a uso francese», com'egli la chiamava. Il De Sanctis si poneva con tutta scl1iettezza il problema degli operai e del loro peso eventuale nella vita politica del paese, e la risposta che egli dava alle domande che un tal problema imponeva erano di una specie che i suoi odierni scopritori non esiterebbero a definir reazionaria. Poichè egli riconosceva che << uno dei principali fini della parte liberale deve essere il miglioramento e la redenzione delle plebi >>,ma non si nascondeva che processi di assimilazione di tal genere non si compiono in un giorno ( « ci son voluti secoli perchè la borghesia pigliasse il suo posto nella società ») e che perciò era necessario aver pazienza. Ai nostri tempi e in Italia - egli scriveva - il compito non è difficile << perchè non abbiamo partiti di resistenza ed egoisticamente conseivatori, e non vi possono sorgere se non per gli eccessi della democrazia » ~ ma appunto per questo era necessario essere prudenti e lasciar tempo per l'armonico sviluppo delle classi. E a lui i ceti più umili apparivano in quel momento affatto ineducati alle responsabilità; « manca il senso del limite e della opportunità, che è proprio degli uomini e delle classi più intelligenti. Indi la facile diffusione d'idee antisociali venute dal di fuori e accolte senza nessuna propria e seria elaborazione, e la più facile tentazio11e di recarle subito ad effetto, anche con la violenza>>. Onde se si fosse stati imprudenti, si sarebbe giunti a conclusioni tutte diverse da quelle desiderate: « e perchè idee così radicali, poniamo pure che sieno in sè ragionevoli e conseguenze legittime della scienza, non possono avere se non quella lenta e matura applicazione che la storia come la natura richiede nelle sue produzioni, le democrazie impazienti e violente generano resistenze formidabili e a lungo andare, nella loro impotenza, si corrompono, ritardanclo o impedendo quel progresso a cui corrono con troppa fretta » (50 ). V'è un episodio narrato nel Viaggio elettorale che è assai indicativo. Il De Sanctis è a Bisaccia, nella casa di don Pietro, e si intrecciano le conversazioni consuete dopo il desinare: << in questo entra un ufliziale e va ( 49 ) L'Ita/.ia parlamentare, in Il Diritto del 24 luglio 1877, in Scritti politici cit., p. 82. ( 50 ) La democrazia in ltalz·a, in Il Dirz.tto del 20 ·ottobre 1877, in Scritti· politici cit. pp. 116-22. [36] Biblioteca Gino Bianco

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