Nord e Sud - anno II - n. 13 - dicembre 1955

flbstro troppò astratto idealismo, non per questo dava nei materiallsrrid, come pretendono oggi taluni, e tanto meno indulgeva alle esagerazio11i dei suoi contemporanei. Sì che proprio in conclusione del suo Darwinismo nell'arte sentiva il bisogno di dire, ad evitare ogni equivoco, che il suo era l'atteggiamento di chi si vuole storico e non detta regole: << io non prescrivo, descrivo» (37 ). Dove era, tuttavia, già implicito un fermo giudizio. - Analogamente con moltissimi suoi contemporanei il De Sanctis divideva l'idea dei doveri nuovi della scienza o meglio la nuova determinazione dei compiti della scienza nella costruzione della società italiana, della ' missione ' di essa, come allora usava dire: cose per le quali qualcuno vorrebr,e oggi che il maestro irpino fosse una sorta di prof eta solitario nel suo ternpo. Che si trattasse di una fede e non soltanto di un mero stru1nento, si legge chiaramente proprio nel discorso su La scienza e la vita: << la se tenza dee organizzarmi questa educazione nazionale; dee imitarmi il cattolicismo, la cui potenza non è il catechismo, ma è l'uomo preso dalle fasce e tenuto stretto in pugno sino alla tomba; dee imitarmi quei suoi organismi di granito, su' quali picchia e ripicchia da secoli e ancora invano >> (38 ). Il De Sanctis non cesserà mai di ripetere, pur tra le grandi polemiche liberali che egli condurrà contro il cattolicesimo, che non bisogna cacciar via la religione, chè proprio di un intenso e vivo sentimento religioso v'era in Italia primordiale necessità (39 ). E sempre con moltissimi suoi contemporanei, con la più parte àei suoi colleghi delle classi dirigenti italiane dell'epoca, egli aveva in comune l'esigenza di sottrarre questa ' scienza' al predominio della retorica umanistica per arricchirla, per incarnarla in istituzioni nuove, che soddisfacessero alle necessità che il progresso dei tempi imponeva: « un gran peccato dei Ministeri della pubblica istruzione - diceva alla Camera nel 1862- è stato il rimanere trincerati ( 37 ) Il darwinismo nell'arte, in Saggi Critici cit., III, p. 318 e p. 24. ( 38 ) Ltz scienza e la vita, in Saggi Critici cit., II, p. 161. ( 39 ) Intervento alla Camera, 6 maggio 1878, in Dai 'Discorsi Polit,:ci ' non mai raccolti di Francesco de Sanctis, ediz. Croce, in La Critica, 1913, p. 338: << dobbiamo innanzi tutto educare i fanciulli, ed educarli significa non dare loro delle massime astratte, ma istillare nei loro cuori, nella loro immaginazione, il sentimento religioso e morale ... Non dubitate, perchè, qualunque sia l'insegnamento, egli più tardi, quando sarà uomo, troverà in se stesso il principio della sua redenzione ... ». [31] Biblioteca Gino Bianco \ .

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