GIOVANNI SPADOLINI: L'Opposi,?:ione cattolica, Firenze, Vallecchi, 1955. Terza edizione riveduta e accresciuta con 42 tavole fuori testo. La ristampa in terza edizione, nel breve giro di un anno, de L'Opposizione cattolica offre la prova del successo, d' altronde meritato, che il volume di Spadolini ha incontrato presso il pubblico. La indagine dello Spadolini si è inserita e fa spicco nella vasta letteratura storica dedicata in questi ultimi tempi al movime1.to cattolico in Italia; e, senza dubbio, l'interesse dimostrato dalla cultura per correnti di pensiero, che in precedenza erano state valutate in maniera affatto sommaria e sbrigativa, va ricercata nelle cospicue affermazioni riportate sul terreno politico dai partiti ad ispirazione religiosa nei vari Paesi d'Europa e nella necessità, quindi, di rischiarare le ragioni che tali successi hanno resi possibili. Tuttavia, sia che si tratti di ricerche condotte da scrittori di tendenza marxistica - come è nel caso del Candelora e della sua Storia del movimento cattolico z·n Italia - oppure di interpretazioni ad opera di autori informati a concezioni ortodosse e confessionali - si avvisi ai vari saggi dello Scoppola su diverse riviste e al volumetto del Ponzi I cattolici nella società RECENSIONI italt·ana dopo l'Unità - il movimento cattolico risulta, alfine, messo a fuoco e adeguatamente investigato, sia pure secondo prospettive e conclusioni difformi. Dopo il 1870, col dissolvimento dello Stato pontificio, i cattolici italiani vengono orientandosi a un dipresso secondo due fondamentali atteggiamenti: se, da una parte, gli <<intransigenti» rifiutano ogni compromesso con il nuovo stato di cose, per converso i così detti cattolici-liberali cercano di pervenire ad una conciliazione, di comporre il dissidio segnato dalla breccia di Porta Pia, di sanare il conflitto, insorto nell'animo dei singoli individui, fra il patriota e il credente. Fino a non molti anni or sono gli esponenti della storiografia, informati per la massima parte ad una visione liberale del mondo e quindi dei rapporti politici - e in testa a tutti il Croce -, avevano invariabilmente attribuito esclusiva importanza, o quasi, nello studio delle cose dell'Ottocento, alla frazione dei cattolici-liberali, trascurando le vicende e l'apporto della corrente intransigente. In q~esti ultimi tempi, si è assistito ad un rovesciamento di posizioni: da una parte, i giovani cattolici, quali il Fonzi e lo Scoppola sopra ricordati, hanno proposto, nei loro studi e ricerche, temi ed investigazioni nuove, che muovono da valutazioni sto- [123] Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==