cc Vorrei intrattenermi \brevemente S)U qualche problema particolare, prima di concludere. In primo luogo sul problema della repressione in Calabria. Io non sono molto d'accordo sulla tesi qui affacciata, secondo cui il fenomeno della delinquenza sia esclusivamente conseguenza di uno stato sociale di miseria e di arretratezza. Certo, se io prendo tutto il quadro del meridione e delle isole, trovo indubbiamente uno stato di miseria nel quale si inseriscono le manifestazioni di delinquenza; quindi, in linea generale, la tesi può anche essere giusta, ma non i,n linea particolare. Infatti, io che sono meridionale, mi domando m·olte volte se la miseria della provincia di Siracusa sia minore di quella della provincia di Paltrmo o se la zona di l\1odica, dove non vi sono casi di delinquenza, abbia un numero di disoccupati inferiore a quella dell'agrumeto siciliano che inveoe dà luogo al fenomeno della delinquenza. Francamente, queste considerazioni comparative dimostrano che non basta la struttura sociale di una zona a spiegare certi fatti. Se una provincia come Messina, che ha l'agrumeto, non presenta fenomeni di delinquenza come quella di Palermo, evidentemente la spiegazione, che del fenomeno stesso è stata data, non è sufficiente ... <e L'Onorevo1e ministro ha fatto bene a prendere misure energiche. Egli ha avuto però la disavventura di questo clamore di stampa intorno ad alcune misure di polizia, cosa che non rappresenta mai un elemento rafforzativo del potere politico. D'altra parte, comprendo certi stati di necessità. Essendo nato nel Mezzogiorno, so quale rete di omertà, di complicità anche politiche si creano in questo campo. Capisco anche le difficoltà del Ministero dell'Interno di affondare il bisturi in queste situazioni estremamente intricate. Non è facile certo dare un giudizio, comunqite non potrei chiedere di estirpare la delinquenza senza usare mezzi energici » (9 ). Alle misure energiche del Governoj unico possibile rimedio sul piano immediato, andrebbe tutto il favore delle popolazioni preoccupate dei f enomeni di delinquenza e di omertà che siamo fin qui venuti delineando. Le altre sono misure essenziali, doverose, ma non attuabili dall'oggi al domani; anche se potranno indubbiamente giovare contro la mafia, la camorra e il brigantaggio come contro le tante altre forme di degradazione civile che ancora affiiggono il nostro Paese. CRESCENZO GUARNIO ( 9 ) La Voce Repubblicana, 8 settembre 1955. [106J . Biblioteca Gino Bianco
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