Ripresa in grande stile del banditismo in Sicilia: il sequestro del giovane Agnello, i delitti di Villafrati e il duplice omicida di Castellammare sono gli ultimi anelli della tragica catena delinquenziale>>. A volte questi mali, come la mafia, sono in apparenza senza sangue, ma non per questo sono meno letali. Ed oggi, anzi, le tossine della delinquenza professionale circolano ancora più virulente e pericolose, per l'affiusso di una nuova infezione: gli undesirables, i gangsters italo-americani, gli emigrati cattivi, che, partiti da un paese povero, pur avendo la possibilità di formarsi in America, con il lavoro e il risparmio, un diverso presente e, per i figli, un più sereno avvenire, hanno scelto il racket. Delinquenti costituzionali, cinici, incalliti, veri professionisti del crimine, astutissimi ed esper ti nel precostituirsi alibi e nel distruggere prove, già dediti a traffici fra i più lucrosi, essi oggi costituiscono un vero problema nel problema. Alcuni, rimasti legati alle gangs americane, continuano a svolgere da noi la loro attivita. È tipico il caso di Frank Coppola, accusato con altri dell'uccisione di due pregiudicati, Gaspare De Lisi e Giuseppe Randazzo (avvenuta in Sicilia, dove ora il Coppola risiede) e accusato, inoltre, del commercio di stupefacenti. Una valigia colma di oppio gli è stata sequestrata nella stazione di Partinico. Il processo al Coppola è in corso alle Assise di Palermo. Altri undesirables riescono a vivere facendosi pagare, dai soci rimasti negli Stati Uniti, un prezioso silenzio. Altri ancora, venendosi a trovare nelle più critiche condizioni, si adattano ad equivoci mestieri. Significativo il caso di Lucky Luciano, mesi or sono «ammonito» per 3 anni, non essendovi prove per altre procedure giudiziarie. Quanti sono gli undesirables? La Settimana lncom del 4 giugno '55 parla di 2420. Tanti ne sono venuti dall'ottobre del '42. E se i Consolati italiani non avessero fatto un attento controllo, e opposto una tenace resistenza, il loro numero sarebbe salito di molto. Infatti, a tutto il '54 (v. il settimanale citato), la richieste di espulsione raggiungevano la cifra di 4000. È legale ciò che fanno gli Stati Uniti rinviando gli undesirables in Italia? Perfettamente. Infatti - come ben precisò l'ambasciatore Clara B. Luce in una conferenza-stampa all'U.S.I.S. di Napoli nel '54 - esiste una legge costituzionale degli Stati Uniti, la cui sostanza è stata accettata negli accordi migratori stipulati con tutti gli Stati che alleviano i loro problemi aprendo le valvole della pressione demografica e della disoccupazione verso gli Stati Uniti. In base a questa legge gli Stati Uniti p~ssono privare della cittadi- [99] Biblioteca Gino Bianco
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