Nord e Sud - anno II - n. 12 - novembre 1955

roseo, ha dunque rivelato colori meno drammatici di quelli sospettati da La Pira. Anche con la rotazione che le notizie ufficiali asseriscono essersi avuta nel secondo semestre tanto nei cantieri che nei corsi, è certo che il numero dei disoccupati 1assorbitidall'esperimento rimarra considerevolmente al di sotto di quello ipotizzato e preso a base del programma iniziale. Un avvenimento positivo è invece senza dubbio l'immissione nei cantieri, ottenuta non senza sforzo dall'Ufficio del lavoro, di un discreto gruppo di disoccupati di notevolissima anzianità di iscrizione nelle liste, molti dei quali avevano rifiutato in passato con piu o meno speciosi motivi anche due o tre offerte di avviamento al lavoro: sotto questo riguardo potrebbe anche essere giusto parlare, come fa La Pira, dei cantieri come di << canali di recupero della disoccupazione », destinati a ricreare nel disoccupato abituale alcune delle condizioni soggettive essenziali per un suo reinserimento nella vita produttiva. Negli ambienti comunali fiorentini si attribuisce al fatto una grande importanza, e si è certi di potergli ricollegare, tra l'altro, la sensibile diminuizione nei piccoli reati contro la proprietà avutasi in città nell'ultimo anno. Il numero di lavori in corso di re.alizzazione a mezzo dei cantieri appare ragguardevole: il Comune sta sistemando piazze e giardini in tutta la fascia periferica di Firenze, ha montato varie còstruzioni prefabbricate all'Isolotto per insediarvi scuole elementari, ha eretto nuovi padiglioni all'Istituto tecnico-professionale « Leonardo da Vinci», ha costruito un complesso di casette minime, eccetera; ha portato cioè a compimento una serie di opere che in via normale avrebbero richiesto vari anni di lavoro. E soprattutto lo ha fatto per un costo che dovrebbe risultiare sensibilmente inf eriore a quello che potrebbe essere preteso, profitti inclusi, da ditte appal- •' . tatr1c1. Con i corsi si è avuta qualche difficoltà, non solo per una certa riluttanza dei giovani disoccupati fiorentini a partecip,arvi (nella città si sono, tra l'altro, parecchie scuole professionali bene organjzzate), ma anche per . le manifestazioni inscenate in gennaio dai disoccup.ati per reclamare la parificazione del trattamento economico con i cantieri. Ne è stata istituita una grande varietà di tipi: oltre ai soliti che puntualmente si ritrovano in qu.asi tutti i comuni dell'esperimento, a Firenze si è potuto dar vita a iniziative di maggior impegno. Così sono in funzione corsi per micromoto- [95] Biblioteca Gino Bianco I I

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