Nord e Sud - anno II - n. 12 - novembre 1955

Nel primo semestre dell'esperimento il Ministero del lavoro ha speso nel Paese quasi 230 milioni, tra cantieri e corsi. Gli ambienti burocratici direttamente impegnati nell'iniziativa attrib-uiscono a questa << iniezione di denaro » sta~le - cui vanno aggiunte anche le somme spese dagli Enti gestori - « ripercussioni in tutti i settori dell'economia locale, compresi . . quelli ricreativi e di svago>>.Sta di fatto che si è aperto un secondo cinematografo, e che gli spacci di vino fanno buoni affari. Sono naturalmente aumentati anche i consumi ~limentari, e in alcune case alla Ceciola si può ora vedere qualche candido fornello a liquigas. E' certo che l'esperimento ha mitigato la fame, a Minervino, e se ne sono accorti tutti, grossi pro- . prietari e comunisti per primi. Proprio per questo, a mano a _mano che si avvic~ il termine di chiusura, si avvertono segni sempre più evidenti di irrequietudine tra la massa dei disoccupati che potrebbero condurre in breve tempo ad una situazione difficile. Delle finalità statistiche dell'esperimento è raro che qualcuno si azzardi a parlare: è un discorso che apparirebbe ~ dir poco assurdo ai braccianti minervinesi. Ci si comincia piuttosto a preoccupare, in una cerchia ristretta di persone per ora, di quello che si potrebbe tentar di promuovere in futuro per realizzare quelle prime modificazioni economiche cl1e l'esperimento, fuori della retorica burocratica, non è stato e non è per sua natura in grado di conseguire. Sono discorsi piuttosto vaghi, ;il momento: si parla di un cementificio che potrebbe sfruttare convenientemente l'abbondanza locale di pietra, di introdurre coltivazioni di tipo industriale, e particolarmente di barbabietole da zucchero, su cui appoggiare uno zuccherificio, di tentare in qualche zona comunale la coltivazione del tabacco. Sono idee che converrebbe non lasciar cadere, e per le quali occorrerebbe creare un'opportuna piattaforma di discussione. Catanzaro Marina, distesa intorno ad una delle stazioncine della linea ferroviaria Taranto-Reggio Calabria, ha il volto incerto e provvisorio delle località dove anche il più modesto accenno di sviluppo è reso problematico dal perdurare di antichi mali connaturati ad un'infelice posizione geografica. Frazione remota e tuttavia preziosa, come nodo di co.municazione e . ' Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==