I chiasso: i secondi tuttavia risentono visibilmente della grave crisi che negli ultimi anni ha colpito il partito un po' in tutta la regione. La popolazione attiva, come nella vicina Andria e in quasi tutti gli altri paesi della provincia, è composta nella stragrande maggioranza da braccianti e da coltivatori diretti, proprietari~di minuscoli e frazionatissimi ~ppezzamenti, il più delle volte notevolmente distanti dall'abitato e tra loro; oppure, in qualche caso, di un certo numero di ettari di terra pietrosa e incredibilmente avara, al punto che non di rado un fondo di 20 ettari è appena $Uflicientea sfamare una famiglia di 5 o 6 persone. La riforma ha creato finora 152 nuovi proprietari, distribuendo, nelle zone più perif eriche del territorio comunale, lotti di varia grandezza e fertilità (in media, però, assai bassa), che gli assegnatari raggiungono con biciclette fornite dall'Ente. Industrie non ne esistono, nè grandi nè piccole, e le botteghe artigiane sono pochissime. L'esperimento Vigorelli di << piena occupazione >> è stato annunciato a Minervino, come negli altri tredici comuni-campione scelti dal Ministero del Lavoro, durante il mese di dicembre del 1954. A tutti gli iscritti nelle liste degli uffici di collocamento alla data del 30 novembre 1954 lo Stato offriva un posto e il relativo compenso in un cantiere di lavoro o di rimbo- · schimento oppure in un corso di addestramento professionale: a partire da gennaio e per la durata di un anno. Entro la data prescritta risuitavano registrate nelle liste minervinesi 2.136 persone, tra uomini e donne, ossia quasi un quarto della popolazione attiva. · La stragrande maggioranza degli iscritti è formata da braccianti: i qUiali,va notato, non hanno nemmeno diritto all'indennità di disoccupazione, perchè non è stato ancora. approvato il regolame11to di attuazione della legge che nel 1949 ha esteso anche a loro la relativa assicurazione opbligatoria. Nel barese l'occup,azione bracciantile oscilla intorno alle 120150 giornate all~anno, e i compensi correnti variano dalle 500 alle 800 lire al giorno per gli uomini, e dalle 400 alle 600 per le donne. Il fenomeno dell'ingaggio diretto dei giornalieri sulla piazza, per salari al disotto della tariffa minima, è qui ancora largamente diffuso, e naturalmente i lavoratori che vi sottostanno non si curano di farsi registrare nelle liste di collocamento. (86] Biblioteca Gi·no Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==