Nord e Sud - anno II - n. 12 - novembre 1955

tanto da coloro che hanno dimostrato di aver ben presto dimentic_ato la questione dello << Stato di diritto », tanto opportunamente sollevata nel dibattito sul bilancio del Ministero degli Interni? Il Governo, per un verso, .libercdi e socialdemocratici, per un altro, nella questione dèi Tribunali' militari hanno offerto una indicazione in senso risolutamente opposto alla liberalizzazione della vita pubblica; infliggendo peraltro una pesante mortificazione a/,la magistratura ordinaria. E che dire dell'inasprimento di alcune imposte indirette, quando non si riesce a_ varare la legge Tremelloni sulla perequq,zione tributaria? Sono questi, dell'amministrazione liberale, della finanza democratica, della giustizia senza discriminazioni, i grandi temi c~e sottintendono una serie di questioni urgenti della vita nazionale. Su questi grandi temi, è stato scritto, si provano le classi dirigenti, muoiono e nascono i partiti, si determinano le correnti vive della pubblica opinione. Nella coscienza civile . del nostro paese essi sono più maturi di quanto non ·si ,creda: ma confinarli nella ·cornice artificiosa di un argomento, tanto alstratto quanto ambiguo, come quello della distensione verso il Partito Comunista~ equivale a degradarli, non meno che ad eluderli. · Si parli dunque di << Stato di diritto » e di liberalizzazione, e si lasci da parte lo « spirito di Ginevra» che qui non é entra per nulla. Perchè, Ginet1ra o non Ginevra, certe esigenze sono permanenti in tutte le convivenze cit1ili; e proprio per la nessuna considerazione in cui sono tenute dai regimi comunisti contestiamo ai comunisti il diritto di farsene, essi, i portatori puntigliosi nella lotta politica italiana. Ma se, a questa constatazione, dovesse poi corrispondere una realtà che, dal « capo della provincia>>al collocat_orecomunale, da/, sistema fiscale a quello giudiiiario, ristagna fra la <<tattica>e> il «sottogoverno>>, senza potersi evolvere nel senso della liberalizzazione, facile diventerebbe da parte comunista la ri- , torsione polemica. , Non vorremmo perciò che, accettando la discussione sulla distensione interna nei termini in cui la impostano i comunisti (ed è in questi termini che è stata accettata appunto in Italia) si perdessero di vista i problemi della liberalizzazione, allo stesso modo che la discu~sione sulla distemione internazional,e mira spesso a far perdere di vista il problen:za del « rilancio europeo». [s] Biblioteca Gino Bianco C"

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