' 1 I I nel 1954, quando, in corris.pondenza, l'Ufficio Italiano Cambi si limita a ·registrare un'entrata di 97,6 miliardi? Tutti d'accordo nel ritenere questa cifra m·olto al di sotto della realtà, stante le note condizioni in cui si svolge, ·da che mondo è m·ondo, il traffico valutario; ma, a dire il vero, non possono non apparire esagerate le misure delle singole voci di spesa giornaliera elaborate dai competenti ·uffici dell'Enit. E non tanto per gli strainieri allogati negli alberghi di lusso e di prirna categoria, perchè, per que- ·sti, in fondo, si sa bene che non vi è misura che basti, quanto per quelli allogati in esercizi di categ·oria inferiore, abituati a farsi accuratamente i conti, e che sono stati nel 1954 - lo si tenga ben presente - 3.152.119 · contro 1.275.095 (per le presenze abbian10 rispettivamente 8.663.312 contro 3.397.077). Del resto, un attento studioso del fenomeno turistico, Alberto Mortara, rilevava recentemente su Mondo, economico (nn. 34/35 del 27 agosto 1955) che cc come si sia arrivati a questa cifra di 209 miliardi, non è detto » e concludeva che cc il fatto resta poco comprensibile, a meno che le stime siano state compiute, negli anni passati, con eccessiva larghezza, e •che quindi una valutazione più prudenziale ora applicata faccia apparire l'incremento inferiore alla realtà ». . Tutta questa faccenda della spesa turistica si complica poi, oltretutto, per il fatto che i 9.327.512 di str~nieri registrati ai. posti di frontiera nel 1954 sono ben lungi, ovviamente, dall'incarnare tutti quel tipo umano a cui suol darsi la qualifica di turisti; molti, infatti, vengono nel nostro .paese solo per poche ore. Anche a proposito di questa importantissima distinzione fra turisti ed escursionisti, il modo di procedere dei nostri organi burocratici è tale da ispirare una notevole dose di sfiducia. A voler stare alle stime dell'Enit, mentre nel 1948, sul totale degli stranieri entrati in Italia, gli escursionisti rappresentavano il 20%, nel 1954 la percentuale di questi sarebbe cresciuta al 41 %· In che modo è calcolata questa percentuale, che è fondamentale ai fini della valutazione dell'apporto finanziario turistico alla nostra bilancia dei pagamenti? Sempre che non si tratti di nostra iginoranza, il mistero è fitto. Si può -supporre con il Mortara, che l'Enit si sia fo-ndato sul'la nuova statistica generale degli esercizi alberghieri, ma si resta nel- .1' ambito delle congetture; senza dire che congetture di questa specie finiscono con l'essere po,co soddisfacenti app-ena ci si fermi un istante di più ad esaminare le cifre; questa statistica generale alberghiera, infatti, sembra che dia per il 1954 una cifra di circa 4.400.000 stranieri soggiornanti in Italia, mentre, secondo l'Enit, nel 1954, sarebbero pur sempre entrati in Italia 5.500.000 di veri e propri turisti; dove potran,no aver passato la notte questi altri stranieri che sono ben 1.100.000? Nei camping? A casa di amici? Tutto è possibile. È possibile anche, per concI{idere su questo [56] BibliotecaGino Bianco
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