Editoriale . Scrivevamo nell'editoriale del numero scorso che proprio la distensione internazi·ona/,eponeva con maggiore urgenza il problema del << rila1icio europeo>>s,velando tutta la precarietàdelle tendeni;e alla« restaurazione nazionale>>che, durante il 1955, avevano di nuovo prevalso nella politica estera degli Stati dell'Ovest europeo. Scrivevamo anche di :una possibilità di allineamento del socialismo tedesco con i promotori di una vasta campagna di opinione pubblica per l'integrazione europea; il che, concludevamo,. avrebbe distolto bruscamente l'on. Nenni dal suo idillio cinese, imponendogli una scelta fra un'ulteriore correzione in senso occidentale delle sue posizioni di politi.ca internazz·o1ialee il pi·ù totale isolamento rispetto a/,le altre formazioni del socialismo euro1 peo. Il primo atto del << rilancio europeo» 11011, ~i è fatto attendere; e reca l'adesione di Ollenhauer, conformemente alla notizia da noi anticipata. Dalla facile e astratta retorica della distensione, si è passati dunque in questo mese al concreto tema di .siceltapolitica che deriva dal « rilancio · europeo » e che della distensz·oneinternazionale indica le strade e i 'traguardi. Si tratta ora di non lasciar spegnere l'eco che il primo atto ha susdtato e di sempre meglio precisare i termini della politica e.steraeuropea, come soggetto attivo e non oggetto passivo della distensione internaziotiale. · Se questa è la posizione dei democratici europei nella nuova congiuntura internazional,e;se questo, dopo l'adesione di Ollenhauer, è il banco di prova dell'on. Nenni in Italia, come - per ciltriaspt·tti - lo è di Mendès in Franda; se fina/,mente il « rilancio europeo » è il polo di orientamento democratico nell'ancora indeterminato quadro della distensione internazionale, resta da definire quale sia il polo di orientamento dei democratici nel quadro, ancora più indeterminato, della distensione interna. Biblioteca Gino Bianco
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