monografie un tono di precisa eppure mai arida trattazione; facilmente a~cessibile, anzi, anche al lettore sprovveduto. Di nessuna utilità sarebbe il riassumere le risultanze degli studi in parola, chè, al contrario, ogni tentativo del genere finirebbe senza meno per travisare e menomare il disegno di questi « panorami industriali »; configurato dal Ventriglia nei suoi elementi strettamente essenziali e pertanto irriducibili. Assai più proficuo ci sembra, invece, operare, in seno ai particolari aspetti dei settori considerati dall' A., una rapida e sommari~ ricognizione di alcuni più generali caratteri, che quivi si manifestano in dettaglio come espressione d'una <<panoramica » economica assai più vasta. Il <<panorama>> di gran lunga più sconfortante è indubbiamente quello offerto dai settori dell'industria meccanica. Il Ventriglia osserva che <<il , quadro succintamente tracciato della distribuzione regionale dell'industria meccanica, suddivisa nei suoi vari comparti e tenendo pure conto della mano d'opera impiegata, induce ad esprimere un accorato giudizio sulla veramente troppo arretrata attrezzatura industriale nei comuni del Mezzogiorno »; ed aggiunge che <<molti comparti industriali sono assolutamente sconosciuti», mentre « molti altri comparti; pur se esistono, non si discostano dalla forma artigiana» : onde, in definitiva, se « si eccettua la Campania, può facilmente .. ed affrettatamente concludersi che nelle regio11i del Sud l'industria meccanica è ancora da nascere » (p. 98). Il <<panorama» più ss~nfortante, dicevamo, proprio perchè -:- come più di una volta si è rilevato,~ .q. uesta rivista , (cfr., p. es., Nord e Sud) A. II, n. I O, p. 37 e segg.) - molti settori della meccanica appartengono a quel tipo di industrie il quale solo è in grado di ~ imprimere un impulso decisivo alla risoluzione dei problemi economici meridionali; quel tipo di industrie che meglio di ogni altro si presta alla valorizzazione dell'unica « risorsa » abbondante nel Mezzogiorno, vale a dire il lavoro umano; e che, infine, è l'unico in grado di assicurare quella maggiore elasticità nel movimento dei fattori produttivi, indispensabile al potenziamento delle poche industrie affermatesi nelle regioni meridionali. Di questa deficiente elasticità un probante esempio si ha confrontando la situazione canapicola del Nord con quella del Sud. L'indagine del Ventriglia mette chiaramente in rilievo come sia assai più difficile affrontare le esigenze congiunturali nelle zone canapicole meridior1ali che non in quelle settentrionali: e ciò <<sia per l'ampiezza minima delle imprese agricole interessate, sia per le scarse possibilità irrigue, sia per l'alto grado di ruralità dell'area canapicola campana» (p. 15). E parimenti, per quanto concerne la meccanizzazione delle attività di prima trasformazione (alla coltura connesse), imprescindibile se si vogliono elimi11are le rilevanti caratteristiche di antieconomicità che esse attualmente presentano, « molto dipende - non è difficile presumerlo - dalla possibilità di nuovo lavoro, di più redditizio [47] BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==