ma, dell'autonomia dell'arte, in una visione cosiffatta della vita e della . polemica culturale, era destinato a s~omparire completamente. I Questi, che qui si sono potuti solo ·fuggevolmente accennare, sono i problemi che le proposizioni desanctisiane del Gramsci pongono a chi si voglia fare storico della cultura italiana dell'ultimo mezzo secolo: ma i nostri marxisti preferiscono chiudersi nelle interpretazioni ufficiali o nel1'agiografìa, piuttosto che far opera di storia. Perciò vengono stancamente ripetendo che la << scoperta crociana della critica del De Sanctis ·» all'inizio di questo secolo ebbe veramente u11p << funzione illuminante e progressiva», ma che fin d'allora << Croce tendeva a mettere in ombra aspetti importanti, fondamentali (forse i più importanti e fondamentali) dell'opera desanctisiana » (9 ); e che la lettura d~ lui proposta del De Sanctis era << tendenziosa >> nel peggior senso della parola poichè preferiva fraintendere i testi (10 ). Conviene, perciò, non limitarsi a dimostrare l'infondatezza del principio da cui queste proposizioni sono dedotte e la gratuità di quella che si potrebbe definire la loro genesi storica, ma esaminarle, per fastidiose e monotone che siano, nelle articolazioni e nei particolari, onde chiarire gli errori di fatto e gli errori teorici che contengono. Il Gerratana, ad esempio, che ha procurato di dar qualche dimostrazione di tali proposizioni, afferma bensì che « ogni lettura risulta necessariamente tendenziosa »; ma è subito preso dal sospetto che il lettore poco provveduto possa smarrirsi e finire col credere che anche la tendenziosa lettura crocian4 possa alla fin fine essere giustificata e si affretta a seppellire il Croce con una peregrina distinzione: << vi è la lettura tendenziosa di chi fraintende o non intende un testo perchè non corrisponde ai suoi interessi immediati, e vi è la lettura tendenziosa di chi può intendere quel testo appunto perchè corrisponde ~i suoi interessi >> ( 11 ). Dal che si deduce in buona logica che il Gerratana o qualsiasi altro marxista della sua forza hanno interessi che corrispondono ai testi desanctisiani per una sorta di diritto divino, m~ntre tutti gli altri, sempre per l'i~p,erscrutabile volontà di Dio, hanno avuto, hanno ed avranno degli interessi che non corrispondono ( 9 ) C. SALINARI, Il ritorno di De Sanctis, in Rinascita, maggio 1952, p. 289. ( 10 ) V. GERRATANA, De Sanctis-Croce o De Sanctis-Gramsci? in Società, 1952, ·p. 506. ( 11) GERRATANA, De Sanctis-Croce cit., p. 506. r [34] Biblioteca Gino Bianco •
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