Nord e Sud - anno II - n. 12 - novembre 1955

... in rapporto diretto con la Presidenza del Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno; e abbia così assicurata la sua presenza nel Gabinetto e nel Parlamento, magari allo stesso modo della Cassa per il Mezzogiorno. ' Se un minimo di risolutezza politica sarebbe sufficiente per assict1rare, mediante il progetto dell' on. Dazzi, maggiore efficienza e più sicure dimensioni alla politica migratoria internazionale del nostro paese, la soluzione che avanziamo nel campo dell'emigrazione interna ha finora urtato, tutte le volte che se ne è fatto cenno, contro resistenze passive e fins de non· recevoir da parte di governi, partiti, sindacati, burocrazia. E sì che ci troviamo -in presenza di una situazione che non soltanto è specificamente anticostituzionale, ma offende i principi elementari della civiltà liberale. L'articolo 16 della nostra Costituzione afferma che « ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale pçr mitivi di sanità e sicurezza». Ma, in palese contrasto con l'affermazione della Costituzione, sono ancora in vigore quelle leggi fasciste (del 1931, << per la disciplina e lo sviluppo delle migrazioni e della colonizzazio11e interna »; e del 1939, « contro l'urbanesimo») che - come afferma Ernesto Rossi - « sanzionarono il domicilio coatto per gli appartenenti agli ultimi strati della popolazione che avessero voluto muoversi dai loro paesi in cerca di lavoro, e fecero rinascere dalle ceneri del medio evo la servitù della gleba». Nè, evidentemente, queste leggi, immorali, si possono giustificare con i << motivi di sanità e sicurezza » cui fa cenno il citato articolo I della Costituzione: se si vuole avere una idea dei risultati cui adducono le leggi d~l 1931 e del 1939, si legga la nostra inchiesta sulla borgata romana, pubblicata nel numero precedente, o si vada a vedere cosa c'è die:- tro il muro che Lauro ha eretto intorno alla bidonville sorta a Napoli, ai margini della via Marina. Altro che « sanità » e « sicurezza » ! Da questo punto di vista quelle leggi sono del tutto inoperanti, anzi controperanti. La legge del 1931 disponeva che « lo spostamento di gruppi di lavoratori e di famiglie coloniche da una provincia p~r l'impiego in altra provincia dovrà essere sempre disposto o autorizzato dal Commissariato per le migrazioni e la colonizzazione interna>> (Mussolini, infatti, mentre ave- ,. [18] Biblioteca Gino Bianco

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