( . ciò che il New York Times afferma, che cioè « la crisi attuale dell'economia europea è soprattutto una crisi di super-occupazione», cui fa eccezio11ela diffusa sottoccupazione nel nostro paese, c'è da ritenere che, alla lunga, verranno progressivamente meno certe resistenze, tipo quella dei sindacati inglesi all'immigrazione di minatori italiani, che oggi si frappo11gono allo sviluppo ·di correnti migratorie italiane. Saremo allora in ·grado di far valere le nostre possibilità e capacità, di sfruttare l'occasione favorevole con gli strumenti adeguati, di varcare ~Itraguardo dei 100.000? Non solo per raggiw1gere la cifra di centomila emigranti all'anno (unità di lavoro), bensì anche per tener ferma la cifra di ottantamila, . . prevista dal piano Vanoni, è necessario mettersi su una nuova strada, più volte intravista e mai imboccata. Le nostre richieste furono già formulate e documentate nel mese di marzo. Riportiamo qui le principali: «· ••• deve scomparire il duumvirato Ministero degli Esteri-Ministero del Lavoro, che, rendendo indeterminate le competenze, annulla le responsabilità; si deve res~ituire alla complessa materia della nostra emigrazione una direzione unitaria, quale n·on è stata in dieci anni la Direzione Gene- ~ ·. rale dell'Emigrazione, dove si avvicendano in un giro continuo diplomatici in attesa di reimpiego ... ... Il primo, indilazionabile passo da compiere è la ric<?stituzione del Commissariato 1Generale de~l'Emigrazione, affiancato dal Consi~Iio Superiore dell'Emigrazione, con giurisdizione su tutti i servizi, interni ed esteri, riguardanti gli· emigranti. Abbiamo detto che si parla della questione da oltre sei anni e che u,na certa burocrazia, abbarbicata alle proprie posizioni, ne ha impedito sino ad oggi la pratica messa in atto. Ora è stato oltrepassato ogni ragionevole limite di tempo e il Governo ha il dovere di tagliare .certi nodi ». Si dice imminente la costituzione di tre nuovi ministeri; ma cosa sì aspetta p·er approvare il progetto di provvedimento dell'on. Dazzi per la istituzione di un Commissariato dell'Emigrazione? A questo punto chiamiamo in causa l'on. Campilli, come Presidente del Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno: rompa gli indugi, e senza timore di urtare la suscettibilità di qualche collega di partito o di governo. E ci ripensi / anche l'on. Martino, convincendosi, lui liberale, a cedere quella responBibli·oteca Gino Bianco ·
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