Nord e Sud - anno II - n. 12 - novembre 1955

scomparsa ha talvolta un senso di civetteria e di pudore; come sempre, egli vela il sentimento con l'arguzia, e giustifica tale suggestione quasi fiabesca di volti e luoghi del passato col fatto che - com' egli dice di sè stesso - « lo stravagante autore » « non ha alcuna stima dei suoi contemporanei, e i posteri li odia per la fortuna che avranno di non vivere nella sua epoca ». In un misto di nostalgia e di invenzione, di commozione e di ironia, l'atmosfera del primo Novecento lo raggiunge e lo seduce: · . << Ormai sono al punto che non soltanto ammiro la musica, la poesia, • la pittura, la scultura di quel tempo, ma anche le cose minime, il modo con cui aprivano la finestra al mattino, e salutavano gli amici giù in strada, e si agganciavano il quarto bottone della giacca, e imprecavano davanti allo ' specchio cercando di far scorrere la cravatta entro il solino inamidato ... Tutto mi sembra grande e venerabile, di quel tempo, anche le grida dei bambini nella tromba delle scale; e credo che non tornerà mai più un'epoca in cui un signore parlava con rispetto a -µn altro signore, per l'unica ragione che costui era un uomo; e così preso da riverenza per quel misterioso e profondo essere chiamato uomo, non osava alzare gli occhi e guardarlo in pieno viso; e l'altro, da parte sua, preso dalla medesima soggezione e riverenza, misurava anch'egli le parole e i gesti ... Di quest'epoca singolare, io sono riuscito a vedere gli ultimi personaggi nei loro ultimi istanti; ne ho afferrato l'estremo lembo dell'abito, mentre la porta si chiudeva fra me e loro, e m'è rimasto nell'orecchio il suono della loro. nobile risata ... Nel piccolo paese, in cui portai la vesticciola da bambino, E delle gioie mie vide la fine) le persone più gravi e serie sapevano suonare ciascuna uno strumento, e cantare... La mia anima di bambino) che dormiva in un corpo di trenta chili venivano a prendersela questi gravi signori con strumenti a corda, il giudice, il cancelliere, il segretario comunale, il farmacista, e a gettarla in alto, sul paese candido come un mucchio di calce, fra la Via lattea e il gallo di ferro cigolante sul campanile ... ». (5) . ... La Catania di quell'epoca remota, in cui nell'isola assolata e sonnacchiosa giungevano dal continente le prime esaltanti brezze dannunziane, che già da anni avevano conquistato la haute della Capitale, è tra le imma- ( 5 ) Ibidem, p. 11 segg. I [118] Biblioteca Gino Bianco

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