t _ concepiti nell'esplicito intento di facilitare ai giovani disoccupati il trasferimento in città, e cioè praticamente a Torino. I ~antieri hanno abbastanza rapidamente portato a termin~ le solite piccole opere di interese locale. Passate in sommaria rassegna le differenti situazioni ambientali· in cui l'esperimento Vigorelli viene svolgendosi, è il caso di vedere ora che cos~ esattamente si sia proposto di ricavarne chi lo ha promosso. L'istituzione dei cantieri di lavoro e di rimboschimento e dei corsi di addestramento professionale, che risale ormai al 1949, ha comportato per lo Stato un impegno di spesa crescente~che ha toccato il suo culmine nel .. l'esercizio 1952-53- alla fine del quale si sono svolte le elezioni politiche • - con 50 miliardi; in seguito si è avuta una sensibile diminuzione, che ha portato l'onere complessivo a stabilizzarsi intorno alla trentina di miliardi. E' certo che l'imporsi di interessi estranei all'ìassistenza ne ha reso nei primi anni il funzionamento scadentissimo:· tra i settori dell'attività pubblica è forse uno di quelli che più ha risentito del malcostume politico imperante e in particolare del giuoco delle clientele. I favoritismi, le indulgenze verso enti gestori creati per l'occasione, o comunque del tutto impreparati o inadatti ~ svolgere quei compiti, non si contano. E quando non si è trattato di interessi elettorali le difficoltà si sono rivelate insite nello stesso congegno creato dalla legge Fanfani. Gran parte dei comuni, e specialmente quelli delle zone più depresse, sono stati costretti a rinunc~are alle opere più impegnative per l'impossibilità di affrontare le maggiori spese a loro carico. Anche il rimedio escogitato non ha dato frutti: nel '52 sono stati iscritti nel bilancio del Ministero dei la- . vori pubblici 5 miliardi annui da destinare agli Enti gestori deficitari per l'acquisto dei materiali, ma questi fondi sono stati regolarmente spesi per opere estranee al programma per cui vennero stanziati, quello dei cantieri del Ministero del lavoro. Per queste ragioni in moltissimi casi i cantieri, a dispetto delle cautele stabilite dalla legge che li ha istituiti, non sono riusciti ad essere che la fedele riproduzione dei malfamati lavori « a regìa » dell'immediato dopoguerra. Contro questo andazzo le criticl1e si sono levate numerosissime, segnatamente dall'ambiente degli economisti: di lì a mettere in stato d'accusa l'intero sistema dei cantieri e dei corsi è bastato Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==