alcuni lavoratori che producono quanto occorre alla comunità, tr~sformandosi di volta in volta in falegnami, fabbri, imbianchini ed elettricisti; relativamente numerose sono le sarte (circa 15) che lavorano per clienti àella città e della borgata stessa. La mancanza di lavoro si ripercuote sulla liceità delle attività proprie degli abitanti ·della Gordiani. Vi sono famiglie in cui lavorano una o due persone, mentre altre famiglie non hanno alcuna attività lavorativa (la maggioranza) e vivono di espedienti ò di attività illegali (fra queste l'accattonaggio) o con il recupero di stracci e di rottami di ferro cercati negli scarichi di rifiuti asportati dai cantieri edilizi di Roma. Si può dire che la ricerca degli stracci e dei rottami sia un'attività comune a tutti gli abitanti della borgata; ciò è confermato dal fatto che, in prossimità della Gordiani (a Tor Pignattara, in via dell'Acqua Bullicante ed a Centocelle) si sono di mano in mano installati stracciaiuoli che esercitano il loro commercio all'ingrosso e che da questa attività traggono non di rado lauti guadagni. Costoro sono per la maggior parte napoletani o di paesi viciniori e, pre- . valentemente, di Arzano. Essi vengono chiamati tutti con soprannomi (Ciccillo, Romoletto, Sergente); alcuni di loro sono divenuti addirittura proprietari di interi fabbricati di nuova costruzione, e sfoggiano auto fuoriserie. Il mercato di questi grossisti incita indirettamente la collettività al furto dì materiali ferrosi, di tubature di piombo e di cavi telefonici ed elettrici. Furti del genere recano i più forti guadagni ai grossisti, mentre ben poco resta ai << fornitori >> che, sovente scoperti, vengono condannati. È recente l'episodio di alcuni giovani della borgata, i quali, recatisi in cerca di rottami di ferro e spinti dalle circostanze, consumarono addirittura una rapina ai danni della Clinica Guarnieri sulla via di Tor de' Schiavi. Si registrano infine, particolarmente fra gli anziani, anche lavoratori regolari, ed alcuni pensionati. Inoltre, al centro della Gordiani si forma ogni mattina un piccolo mercato con banchi gestiti da gente rionale; qui viene posta in vendita merce scadente, acquistata ai Mercati Generali, ma i prezzi praticati non risultano inferi ori a quelli della città. Nonostante la manifesta miseria, nella borgata la maggioranza delle abitazioni dispone di un apparecchio radio ed in alcune case sono instàllati , apparecchi televisivi (circa 10). Si presume che la provenienza di questi [89] Bibloteca Gino Bianco
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