Nord e Sud - anno II - n. 11 - ottobre 1955

• • DIECI ANNI DI CULTURA IN ITALIA I rinnovatori del "Contemporaneo" di Vittorio de Caprariis Un discorso sulle vicende della cultura italiana negli ultimi dieci anni d.ovrebbe, per essere veramente rigoroso, cominciare col giustificare il suo termine a quo: perchè negli ultimi dieci e non negli ultimi venti o addirittura cinquant'anni? La domanda non è oziosa - come potrebbe sembrare a prima vista - e non è neppure dettata soltanto da pedanteria metodologica: in queste, assai meno che in altre cose, si può accettare una cronologia che sia puramente di comodo, di cui, cioè, si conosca già prima di adoperarla la provvisorietà e l'arbitrarietà, una cronologia, insomma, puramente prammatica. Ma se si riflette sul senso che danno per lo più al loro discorso quelli che hanno intrapreso, in questi ultimi tempi, a discutere della storia culturale italiana dello scorso decennio, si comprende che la scelta del 1945 come termine a quo non e puramente casuale, ma risponde ad una precisa esigenza polemica: la cronologia che si adotta così è già in funzione di un giudizio sulle vicende della cultura del nostro paese 11ell'epocaimmediatamente precedente il 1945, e, diciamolo pure francamente, di un giudizio non sempre solidamente motivato. Potra essere curioso osservare che, quando la discussione è tenuta ad un livello che si vuole scientifico, i nostri marxisti ammettono di buon grado che « non esiste nè un 25 luglio nè un 8 settembre della storia della cultura» (cfr. Società, 1955, p. 552); ma, su un altro piano, su quello della divulgazione culturale che per essi fa una sola cosa con la polemica politica, la cautela storiografica e abbandonata del tutto, e si trascorre volentieri alle più schiette semplificazioni per accreditare tesi di cui il meno che si possa dire è che sono aprioristiche e settarie. E torna in mente quella polemica che subito dopo la liberazione di Napoli ebbe a protagonisti il Croce e non ricordiamo più quale leader del P.C.I. - una polemica naturalmente culturale -, alla fine Bibloteca Gino Bianco

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