Nord e Sud - anno II - n. 11 - ottobre 1955

, del gruppo tecnico e scientifico proviene ugualmente da tale indirizzo << umanistico >>.Senza contare che la maggior aspirazione delle categorie più povere di mezzi finanziari e di tradizioni familiari (categorie da cui attualmente provengono le grandi mass~ universitarie) non è quella di diventare avvocato di pretura in provincia, bensì di esercitare le più quotate professioni di medico o di ingegnere. Il numero sempre più rilevante di passaggi da tali facoltà alla Giurisprudenza dimostra come la laurea in questa disciplina costituisca un ripiego, dopo la consfatata irraggiungibilità delle più alte aspirazioni. Il maggiore affollamento della facoltà di Giurisprudenza è, dunque, almeno in parte, conseguenza del disagio economico in cui versa la popolazione studentesca del Mezzogiorno. Ecco perchè riuscirebbe benefica, ai .fini di un decongestionamento delle facoltà «umanistiche>>, l'istituzione di un particolare trattamento economico a favore degli studenti delle fa- • coltà del gruppo tecnico e scientifico, purchè esso venga organizzato in· maniera tale da assicurare una rigorosa selezione qualitativa dei beneficiari. * * * D'altra parte, se il numero degli iscritti in Giurisprudenza è destinato a rimanere il più alto, per la maggiore varietà di carriere e professioni che apre ai laureati, resta da vedere fino a qual punto l'eccessivo affollamento di studenti e la carenza di un numero adeguato di professori danneggino il buon andamento degli studi. Si prenda ad esempio la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Napoli che, nell'anno 1951-52 (e riteniamo ancora oggi), deteneva il primato dell'affollamento studentesco, raggiungendo il numero di 7.461 iscritti (inclusi i « fuori corso >>) e 570 laureati (2). Queste cifre non possono lasciare indi.fferenti, soprattutto se si tien conto che la Facoltà di Giurisprudenza consta solo di quattro anni di cofso, determinan·do un'affluenza media per ogni anno di circa 1.800 studenti. Il primo problema che si presenterebbe è la capienza delle aule, che riescono in media a contenere 200 studenti ciascuna. Ma il problema si rivela, ( 2 ) Segue immediatamente l'Università di Roma, con 7295 iscritti di Giurisprudenza e 564 laureati. Con rilevante distacco segue invece la Facoltà di Giurisprudenza di Milano, con 2.525 iscritti e 211 laureati. [68] Bibloteca Gino Bianco

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